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Legge bilancio, Baretta: “Per fondo di ristoro risparmiatori si riducono tempi di accesso e raddoppia dotazione”

"Crescono le risorse, che sono state estese anche al 2020 e al 2021, e si riducono contemporaneamente i tempi per il riconoscimento del danno e l’accesso al fondo di ristoro"

TREVISO Passa da 50 a 100 milioni la dotazione del fondo di ristoro per i risparmiatori delle ex-banche popolari venete (Veneto Banca e Popolare Vicenza) e delle quattro banche poste in liquidazione (CariChieti, Banca Etruria, CariFerrara e Banca Marche) che sono stati vittime di un danno “ingiusto”. Il riconoscimento del danno potrà arrivare anche attraverso il ricorso alla Camera arbitrale dell’Anac, l’Autorità anticorruzione. È quanto prevede un emendamento approvato nella notte dalla V Commissione della Camera dei Deputati, sul quale forte è stato l’impegno del sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta. 

“Crescono le risorse, che sono state estese anche al 2020 e al 2021, e si riducono contemporaneamente - spiega Baretta - i tempi per il riconoscimento del danno e l’accesso al fondo di ristoro, un impegno che avevamo preso con i risparmiatori e che è stato mantenuto”. Oltre all’arbitrato, il danno ingiusto subito dai risparmiatori potrà essere riconosciuto da una sentenza del giudice, anche di primo grado e non passata in giudicato, come inizialmente previsto. Passano, infine, da 180 a 90 i giorni a disposizione del Mef per la definizione del decreto attuativo. “Si tratta di un ulteriore passo avanti che permetterà di restituire dignità ai risparmiatori traditi e di rinsaldare quel rapporto di fiducia tra Stato, cittadini e mondo del credito che le crisi bancarie di questi anni e la mala gestio di una governace inadatta avevano quasi, irrimediabilmente, compromesso”.

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