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Bufera nomine, aut aut a Gnocchi: l'espulsione o le dimissioni in bianco

Il Movimento 5 Stelle di Treviso ha mosso una vera e propria guerra nei confronti del proprio (unico) consigliere comunale a Ca' Sugana, colpevole di aver proposto il nome della fidanzata per l'Ente Parco del Sile

Il Movimento 5 Stelle trevigiano fa muro contro il proprio consigliere comunale, già candidato sindaco di Treviso, Alessandro Gnocchi.

Da giorni imperversa la bufera all'interno del movimento per i nomi proposti da Gnocchi al consiglio comunale per l'Ente Parco del Sile. Tra questi, quelli di tre funzionari della Provincia, anche quello della fidanzata del consigliere.

Una "debolezza" che il M5S trevigiano non ha digerito, prima dissociandosi e poi premendo per l'espulsione di Gnocchi, che nonostante il trambusto non ha mostrato la volontà di pentirsi e scusarsi per "l'affronto". Gnocchi sostiene di aver agito in buona fede, selezionando i curricula più adatti all'incarico, gettando così benzina sul fuoco già vivo che scalda i suoi.

Ma l'ex consigliere pentastellato, David Borrelli - riporta La Tribuna di Treviso - è disposto a dare a Gnocchi una possibilità: firmare le dimissioni in bianco dal consiglio comunale, lasciando così al movimento la facoltà di renderle effettive in qualsiasi momento, e chiedere scusa entro fine mese.

Sottoscrivendo le dimissioni - spiega Borrelli - a Gnocchi verrebbero concessi sei mesi di prova. Se non dovesse accettare, la sua espulsione verrebbe sottoposta alla scelta del popolo grillino via web. Per un "Adele Gambaro bis".

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