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Allagamenti, cementificazione e Lega: un legame sempre più stretto

La lettera aperta del Movimento Cinque Stelle di Treviso

In questi giorni abbiamo avuto modo di vedere il Presidente del Veneto Zaia sorvolare in elicottero le zone alluvionate: la macchina della propaganda della Lega ha raggiunto un’efficienza straordinaria! Peccato però che fra le cause principali degli allagamenti in Veneto vi sia l’eccessiva cementificazione del nostro territorio, e su questo punto la Lega ha davvero poco da mettersi in mostra. Sul tema dell’urbanistica e in particolare dell’equilibrio idrogeologico, infatti, la propaganda leghista va in una direzione, ma le leggi che approva in Regione Veneto vanno in quella opposta.

Abbiamo già avuto modo di parlare di quella che va sotto il titolo ingannevole di “legge sul consumo del suolo”, approvata dalla maggioranza in Regione, che altro non è che un’istigazione alla cementificazione camuffata. Adesso Zaia ne propone un’altra, che porterà ulteriore dissesto al territorio e che – temiamo – accontenterà solo gli speculatori: il progetto di legge della Regione Veneto n. 402. Come al solito vi ingannano con le parole: il titolo del progetto di legge n. 402 infatti è “Politiche per la riqualificazione urbana e l'incentivazione alla rinaturalizzazione del territorio veneto”. Un titolo molto bello, che purtroppo viene smentito dalla lettura del testo: il contenuto, infatti, va nella direzione opposta! Sarebbe troppo lungo fare un’analisi tecnica completa della legge: tutti i lettori abbandonerebbero la lettura di questo articolo. Citiamo solo i punti principali relativi a ciò che può danneggiare il nostro territorio: tutto il sistema delle premialità, sia di superficie che di volume, che arriva ad un +50% (demolisco 10.000 metri quadrati da una parte e ne posso costruire 15.000 da un’altra); la possibilità di ricostruire, con le premialità di ampliamento, senza rispettare le regole urbanistiche del Comune (il sistema delle deroghe ai parametri edilizi previsti dagli strumenti urbanistici comunali). Regole che sono state poste a tutela della sicurezza e della qualità di vita dei cittadini; la possibilità di ottenere, con i metri quadrati che si dovrebbero demolire, una sorta di “assegno circolare” chiamato “credito edilizio” da poter commercializzare liberamente. Attenzione: questo può avvenire, secondo la legge della Lega, anche senza aver effettivamente demolito e rinaturalizzato per almeno 10 anni. È come far girare un assegno senza avere i soldi in banca ma garantendo che tra dieci anni ci saranno (forse); Questo progetto di legge permette un aumento della cementificazione, favorendo quindi di fatto gli allagamenti, ed è attuato in maniera disordinata e — ci sembra — non rispettosa delle regole urbanistiche: temiamo possa innescare un mercato speculativo di quell'“assegno circolare” chiamato “credito edilizio”, senza che vi sia alcun effettivo valore dietro.

Il nostro consigliere regionale Manuel Brusco, per tutelare i cittadini, si è opposto fermamente a questo progetto di legge e ci ha informato che anche l’ I.N.U. (Istituto Nazionale di Urbanistica) lo ha fortemente criticato. Al presidente Zaia suggeriamo meno giri in elicottero a favore di telecamera, meno comparsate televisive, e più leggi che tutelino davvero il territorio. E, visto che la mela non cade lontano dall’albero, stiamo tutti aspettando di capire i progetti che il sindaco di Treviso Mario Conte ha per la tutela del nostro territorio: già ha preoccupato tutti in campagna elettorale dicendo che punterà sul “cemento intelligente”... vedremo se ci sarà da ridere o da piangere.

Movimento Cinque Stelle di Treviso

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