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Manildo avvisa il ministro Minniti: "ridurre al più presto il numero di persone alla Serena"

All'assemblea degli amministratori del PD il sindaco di Treviso pronuncia parole forti e decise sulla questione accoglienza: "Espatrio per chi non ha lo status di rifugiato"

TREVISO "Andrò nelle prossime settimane a Roma per chiedere al ministro Minniti di venire al più presto a Treviso. C'è bisogno di attenzione e di un segnale forte per il nostro territorio". 

Sono queste le parole del sindaco di Treviso Giovanni Manildo al responsabile dell'Interno, ospite questa mattina dell'assemblea degli amministratori del Partito Democratico.  "Il numero di persone accolte alla Serena va ridotto e coloro che non hanno lo status di rifugiati vanno espatriati. Per questo nelle prossime settimane sarò a Roma dal Ministro per discuterne. Ho apprezzato il nuovo corso impresso da Minniti nella gestione del fenomeno migratorio - continua Manildo - E come ha dichiarato il Ministro servono "severità e integrazione". Servono CIE che funzionino in modo nuovo rispetto al passato, ma che permettano di allontanare subito chi delinque e chi non ha i requisiti per restare nel nostro paese. E poi il lavoro: se non c'è, accogliere non è possibile perché si creano ulteriori situazioni di disagio sociale. E ancora servono accordi bilaterali con i paesi di origine per i rimpatri. E serve cambiare la legge Bossi Fini che invece di ridurlo aumenta il numero dei clandestini. Se non c'è l'accompagnamento alla frontiera non c'è neppure il rimpatrio. 

La legge va cambiata perché non dà risposte a un fenomeno che è "epocale e che va governato" come ha detto Minniti oggi, protagonista del principale intervento dell'assemblea. "L'Anci ha proposto un modello che prevede l'accoglienza di 2,5 persone ogni mille abitanti. Per Treviso significa in totale 208 persone. A Roma chiederemo di fornirci gli strumenti perché si realizzi quanto prima" ha concluso Manildo.

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