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L'appello di Muraro: "Fermiamo Derlrio prima che blocchi l'Italia"

Il presidente della Provincia di Treviso e dell'Upi Veneto si oppone ancora con decisione alla manovra del governo sugli enti locali

Fermiamo il ministro Graziano Delrio prima che getti l’Italia nel caos!", è il forte appello lanciato dal presidente della Provincia di Treviso e dell’Upi Veneto, Leonardo Muraro.

Negli ultimi giorni il governo non nasconde di voler accelerare il riordino della struttura statale, ma senza consultare gli enti locali.

"Come sempre assistiamo ad una mancanza di concretezza che sconcerta - osserva Muraro - Il governo avvia un iter parlamentare ordinario mentre è in corso il cammino di riforma costituzionale. In tale disegno di legge non si parla di come gestire i bilanci e finanziare le funzioni. Chi farà cosa e con che fondi le farà. Rischiamo un caos istituzionale e mettiamo a repentaglio l’erogazione dei servizi alle persone come le scuole, la viabilità. Ancora una volta mi appello al Veneto istituzionale: anticipiamo noi le mosse! Non perdiamoci nelle chiacchere estive, ma troviamoci per discutere su come muoverci”,

Il ministro Delrio ha annunciato di voler presenatre venerdì prossimo, in Consiglio dei Ministri, il nuovo disegno di legge in cui, osserva Muraro "non c'è traccia di condivisione con gli enti locali sui contenuti del disegno di legge. Getta, come se fossero sassi in una pozza d’acqua, modifiche che andranno ad incidere pesantemente nel nostro futuro istituzionale".

"Parla con estrema no chalance di trasformazione delle Province in ente di secondo grado, parla di istituzione della città metropolitana già a partire da gennaio 2014. Come pensa di avviare una riforma di tale portata in soli cinque mesi? - si chiede Muraro - Si crea un’enorme disparità territoriale fra le aree del Paese destinare ad essere trasformate in città metropolitane e le altre zone. La stessa relazione tecnica al disegno di legge afferma che 'non si ravvisano nuovi o maggiori oneri dalla riforme delle Province' Tradotto: nessun risparmio!".

"Allora perché insistere con una riforma affrettato e non coordinata? - si chiede concludendo il presidente della Provincia di Treviso - Come Province stiamo elaborando una proposta organica che riguarda tutti i livelli di governo della Repubblica. Auspichiamo maggiore ascolto e la leale collaborazione istituzionale auspicata dalla stessa Corte costituzionale nelle recente sentenza".

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