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"Responsabilità penale e pecuniaria per le cooperative che ospitano i profughi"

Mario Conte, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale, commenta i sempre più frequenti casi di cronaca che vedono protagonisti gli stranieri ospiti nelle strutture di accoglienza

TREVISO “Alle cooperative che si occupano della gestione dei cosiddetti profughi andrebbe attribuita una responsabilità vera sui controlli da applicare, con sanzioni sia penali che pecuniarie”. Lo ha detto oggi Mario Conte, capogruppo della Lega Nord – Liga Veneta in consiglio comunale, commentando i sempre più frequenti casi che vedono gli stranieri accolti nelle strutture straordinarie per affrontare l’emergenza profughi, come protagonisti di spaccio di droga, accattonaggio e disturbo del pubblico in città.

“La situazione deve essere davvero grave se, leggo sui quotidiani locali, persino il vicesindaco se ne è accorto, dichiarando di voler portare il problema all’attenzione della Giunta. Frase questa di una gravità inaudita, perché lascia intendere che Sindaco e assessori siano stati, fino ad ora, del tutto inconsapevoli di quello che accade a Treviso. Invece è da tempo che denunciamo il degrado e le situazioni di pericolo per la sicurezza dei cittadini che si sono ingenerate grazie alla cosidetta “accoglienza diffusa”, cioè l’invasione di sconosciuti che in molti casi si spacciano per profughi di guerra ma non lo sono e che le autorità impiegano mesi a identificare. Nel frattempo questi individui sono liberi di scorrazzare per le vie e le piazze della città con i risultati che abbiamo sotto gli occhi: aumento dello spaccio di droga, fenomeni di accattonaggio molesto, siamo arrivati persino ai parcheggiatori abusivi. Cosa altro deve succedere perché il sindaco apra gli occhi e a sinistra la smettano di blaterare stupidaggini sull’accoglienza a tutti e a qualsiasi costo?”.

“E’ scandaloso che a queste persone di cui non si conosce nulla fino al riconoscimento che può arrivare anche dopo un anno, sia concesso di andare in giro per la città senza un minimo di controllo. Ma le cooperative, che ingrassano i bilanci con il denaro che lo Stato impiega per l’accoglienza, hanno qulche dovere  in termini di aiutare la sorveglianza e i controlli? Io credo che il Comune debba almeno aspettarselo e credo anche che queste strutture, che hanno trasformato la disperazione in un affare, debbano rispondere direttamente, in via penale e civile, del mancato controllo, delle omesse verifiche e del modo assolutamente indecente con cui viene affrontata questa emetrgenza. Mentre i cooperanti fanno soldi per dare un letto e un pasto al giorno ai migranti, la collettività si sobbarca i costi economici dell’accoglienza e i costi sociali di ambiente urbani sempre meno sicuri e sempre più degradati. E’ uno scandalo che deve finire”. “Chiedo al Sindaco di sapere cosa intedano fare giunta e maggioranza. Si devono prendere iniziative concrete e lo si deve fare subito. Basta cianciare di solidarietà, bisogna agire per garantire la sicurezza”.

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