Sicurezza, la proposta di Conte: "Vigili di quartiere e un'app contro i reati"
Il candidato sindaco per il centrodestra è tornato sul tema della sicurezza in città sostenendo che i trevigiani hanno rinunciato da tempo a denunciare i reati subiti
TREVISO “La verità sulla sicurezza non la dicono le statistiche, tanto sbandierate da Manildo e Grigoletto per mascherare la loro inefficienza. La verità è quella che raccontano i cittadini: i reati sembrano calare perché non si denuncia più, è convinzione comune che non serva a nulla. Chi non vuol vedere questo, continuerà a raccontarci la favoletta che va tutto bene, ma la sua credibilità è smentita dai fatti”.
Con queste parole il candidato sindaco per il centrodestra Mario Conte ha commentato ciò che è emerso dalla trasmissione “Ventiedieci”, andata in onda nelle scorse ore sull'emittente televisiva Antennatre, con ospiti Gino Balbinot della Polizia di Stato e il signor Mario, trevigiano “pluriderubato” che negli ultimi anni, dopo l’escalation di furti cui è stato vittima, ha deciso di arrendersi e non denunciare più. “Delinquenti sempre più cruenti ed efferati – dichiara Conte -, che non esitano ad aggredire i padroni di casa anche con estrema violenza, ben sapendo quanto le nostre leggi siano un colabrodo e siano più garantiste per i criminali che per le vittime. Dall’altra parte, i cittadini si sentono poco protetti da norme che impediscono la legittima difesa e da uno Stato che taglia su mezzi, uomini e dotazioni delle forze dell’ordine, e che s’è inventato di recente pure il reato di tortura se un poliziotto osa stringere un po’ di più le manette ai polsi dei malviventi”.
“A Treviso è chiara una cosa: i reati non sono per nulla in calo, semplicemente si è persa la fiducia nella legge e non li si denuncia. Sulla sicurezza perciò non dobbiamo abbassare la guardia, non cediamo di un centimetro. Aumenteremo i controlli di concerto con carabinieri e polizia, per una pianificazione più diffusa su tutto il territorio. Torneranno anche i vigili di quartiere, figura che negli ultimi anni è stata trascurata e che ora sotto elezioni questa Amministrazione ha il coraggio di riproporre, dopo averla accantonata in modo vergognoso. Credo che un presidio territoriale sia utilissimo per raccogliere segnalazioni dei cittadini e finalmente tornare a vivere e a percepire una città sicura. Diffonderemo inoltre la app Treviso sicura per segnalare la presenza di persone sospette, gli ecovandali, le problematiche dei quartieri e della città. Può essere uno strumento utile e immediato per un primo controllo di vicinato”, conclude Conte.