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Mario Conte: "A naufragare per colpa di una giunta di improvvisati è la città di Treviso"

Capogruppo del Carroccio in consiglio comunale: "Io trovo che il problema non sia tanto la coesistenza fra il commercio storico e la grande distribuzione se sono chiari i ruoli, le funzioni e i target di mercato a cui l’offerta si rivolge in maniera complessiva"

TREVISO “Navigando a vista si finisce a sbattere sugli scogli. E a naufragare per colpa di una giunta di improvvisati è la città di Treviso” Lo ha detto oggi Mario Conte, capogruppo della Lega Nord – Liga Veneta in consiglio comunale, a proposito della polemica tra Comune e Ascom sull’aperttura di centri commerciali a ridosso della città. “Non perdiamoci sulle ciance di chi autorizza chi, il problema è che non c’è una pianificazione delle politiche cittadine. - continua Conte - Come sulla cultura, sul traffico, sui parcheggi e sulla sicurezza  Manildo e i suoi assessori vivono alla giornata presi dall’entusiasmo di sparare quei colpi che pensano possano servirgli per la prossima campagna elettorale. Sono 15 anni che si parla del commercio in centro storico e di come valorizzare la ricchezza e le peculiarità di un pezzo fondamentale dell’economia locale. E mentre in tutta Italia i centri storici vengono protetti e si scelgono politiche che favoriscano il ruolo dell’economie nei centri medioevali  come Treviso la  Giunta si gira dall’altra parte mentre un colosso della grande distribuzione arriva a mettere radici e due chilometri dal centro storico, con il rischio di spazzare via quello che già c’è”.

“Io trovo che il problema non sia tanto la coesistenza fra il commercio storico e la grande distribuzione se sono chiari i ruoli, le funzioni e i target di mercato a cui l’offerta si rivolge in maniera complessiva. - afferma il capogruppo del carroccio in consiglio comunale - Il punto è che per far convivere i diversi mondi del commercio serve una pianificazione, serve fare una analisi, mettere in campo strategie, avere una idea di città almeno a medio termine. E soprattutto serve un confronto serio e costruttivo con le associazioni di categoria che sono gli interlocutori naturali. Ma a Treviso abbiamo un assessore al commercio che quando si trova dall’altra parte qualcuno che non la pensa come lui sa solo alzare la voce, come se avesse sempre ragione e gli altri fossero solo degli stupidi. Quello che è successo sulle zone a traffico limitato con i commercianti mi pare sia un esempio chiaro dell’arroganza che è il tratto distintivo della giunta Manildo”.

“Noi non facciamo guerre di religione ma vogliamo un sistema del commercio che funzioni per la città, per l’economia, per l’occupazione, per l’attrattività di Treviso. Giocare a risiko piazzando un supermercato da una parte e un centro commerciale dall’altra mentre in città il commercio tradizionale continua a fare fatica e i negozi chiudono uno dopo l’altro, è un metodo sciocco. Anzi: suicida. Dove è la partecipazione sbandierata da Manildo, dove è finito il confronto, il rapporto con la città? Questa maggioranza, questo sindaco  e  questi assessori sono senza idee e le poche che hanno sono sbagliate. L’allarme lanciato da Ascom va ascoltato e si devono trovare soluzioni condivise perché Treviso ha bisogno di un rilancio complessivo. Qui invece siamo alla logica del pesce grande che si mangia il pesce piccolo. - conclude Conte - Come sulla sicurezza, sulla cultura e sul sociale la Giunta Manildo gioca al al massacro sulla pelle dei trevigiani. Noi abbiamo una idea diversa e speriamo arrivi presto il momento di mandare a casa questa sinistra fallimentare, spocchiosa e incapace”.

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