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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ipt e Rca, Muraro: "Intervengano Governo e Autorità Garante"

Leonardo Muraro lancia un appello in merito all’applicazione dell’Imposta Provinciale di Trascrizione e dell’Imposta sulle assicurazioni contro i danni per la responsabilità civile

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Governo e Autorità della Concorrenza intervengano subito. Non è possibile la disparità esistente tra Province Autonome e non in merito all'applicazione di Ipt e Rca. È una presa in giro dei trevigiani e dei veneti.

Quanto accade è ormai intollerabile. Già con l’entrata in vigore della manovra finanziaria di agosto, avevamo denunciato le distorsioni derivanti dall’introduzione delle nuove modalità di calcolo dell’IPT, secondo criteri proporzionali rispetto alla potenza del veicolo e non più in misura fissa, applicabili esclusivamente nelle Province situate nelle Regioni a statuto ordinario. Tale sperequazione di trattamento fiscale ha determinato vistosissimi fenomeni di migrazione delle società che acquistano per noleggio ingenti parchi veicolari, e che dunque trovano fiscalmente più vantaggioso, attraverso l’apertura fittizia di sedi secondarie in Regioni a Statuto Speciale, immatricolare i veicoli in quelle sedi, sebbene la loro attività principale, il personale ed i servizi siano stabiliti in altre sedi. Ovviamente la traslazione del gettito dell’IPT, che è riferita all’iscrizione del veicolo al PRA, si manifesta anche per il gettito della Tassa Automobilistica di spettanza delle Regioni, in quanto il bollo auto si paga nella stessa sede.

In un periodo di crisi del mercato dell’auto, è così avvenuto che in Trentino, nel solo mese di ottobre 2011 sono state immatricolate 2.100 veicoli a fronte di 1.300 dell’ottobre 2010. E’ accaduto che importanti operatori del noleggio e leasing di veicoli a lungo termine in Italia abbiano aperto uffici a Trento e Bolzano, consentendo così l'immatricolare in quelle Province i veicoli. Non c'è da stupirsi allora se alcune compagnie automobilistiche abbiano dati positivi. Ma è possibile che la Legge possa consentire un comportamento così palesemente elusivo ai soli fini fiscali?

A seguito delle pressanti richieste di Regioni e Province è intervenuto il Governo Monti che ha stabilito all’art. 28, comma 11bis della manovra finanziaria di fine anno, che le nuove misure di calcolo si applicano all’intero territorio nazionale. Sennonchè, - continua Muraro - malgrado la chiarissima previsione normativa, la Provincia Autonoma di Bolzano in tutta fretta, con Legge Provinciale n. 15 del 21 dicembre 2011, e analogamente la Provincia di Trento con Legge Provinciale n. 18 del 27 dicembre 2011, hanno disposto che nessuna variazione tariffaria venga applicata per la trascrizione dei veicoli a motore, permanendo quindi la misura fissa sino al 31 dicembre 2016. Non solo, ma tenendo conto dei previsti maggiori introiti derivanti dalle maggiori immatricolazioni – visto il fenomeno di migrazione si è stimato che il Trentino otterrà in questo modo un nuovo gettito fino a circa 40 milioni di Euro – le due Province hanno disposto che l'aliquota dell'imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, è ridotta di tre punti percentuali per i versamenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2012, così risultante pari al 9,5%.

Ma è questo un Paese serio? E’ questa l’uguaglianza e l’equità fra i cittadini?. E’ urgente che il Governo intervenga per far applicare in tutto il territorio nazionale le leggi dello stato senza facili aggiramenti come avvenuto in questo caso. La modifica introdotta era finalizzata proprio ad evitare sperequazioni ed invece è stata vanificata con un semplice artificio giuridico. Se ancora esiste uno Stato occorre un intervento urgente a tutela di tutti e per consentire a tutte le Regioni e le Province condizioni di uguaglianza e la possibilità di intervenire attraverso la leva fiscale per tutelare i propri cittadini. Per questo ho chiesto formalmente a Governo e Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di intervenire. Il presidente Monti vanta i suoi interventi in Commissione Europea a tutela della concorrenza; il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Catricalà è stato a lungo Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza ed ha denunciato più volte le distorsioni nel mercato delle assicurazioni e dei veicoli. Adesso hanno il potere e il dovere di intervenire!

Da amministratore del territorio trevigiano e da presidente dei presidenti del Veneto, ritengo questa un'enorme ingiustizia, una presa in giro di tutti i cittadini, trevigiani e veneti! Ed è mio dovere difenderli e segnalare tale anomalia!

Occorre prendere atto che le Province Autonome e le Regioni a Statuto Speciale, come oggi le conosciamo, non hanno più nessuna ragione storica di esistere, né una motivazione economica che giustifichi i loro privilegi. Le motivazioni che ne hanno provocato la nascita non sussistono più: se un tempo era la loro specificità territoriale e linguistica, il loro isolamento, il loro essere terre di confine, oggi fanno tutte parte dell’Europa, quella stessa Europa da cui prendono risorse e finanziamenti. Occorre dare autonomia a tutti i territori in attuazione di quel Federalismo Fiscale, che tutti oggi sembrano glissare, il quale impone una coerente individuazione delle funzioni fondamentali dei Comuni, delle Province e delle Città metropolitane e un profondo ripensamento dell’adeguatezza dimensionale di ogni livello di governo affinché le istituzioni territoriali possano esercitare effettivamente le loro funzioni in autonomia e responsabilità.

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