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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Muraro contro Rubinato: "In Parlamento dice sì, come sindaco no"

Il presidente della provincia di Treviso Leonardo Muraro critica la parlamentare che ha votato sì alla cancellazione del reato di clandestinità, ma si sarebbe lamentata per l'arrivo di profughi a Roncade

TREVISO - "Come si fa a votare favorevolmente alla cancellazione del reato di clandestinità e alla creazione di un fondo eccezionale da 190 milioni di euro a sostegno dell’immigrazione, anche quella non regolare, e poi lagnarsi contro l’arrivo di immigrati clandestini da gestire nel proprio Comune, frutto delle scelte appoggiate nel proprio partito!”. Così il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, stigmatizza la deputata Simonetta Rubinato che lamenta come spiegare ai propri cittadini l’accoglienza di nuovi immigrati clandestini sul territorio di Roncade, imposta dalle nuove normative e da lei stessa sostenute.

Muraro si riferisce al decreto legge del 15 ottobre 2013, n. 120 il cui comma 2 prevede:  “per far fronte alle problematiche derivanti dall’eccezionale afflusso di stranieri sul territorio nazionale, l’istituzione […] di un Fondo da 190 milioni per il 2013” “Vada a chiedere al suo attivissimo Premier perché una tal cifra non è stata destinata per far fronte alle emergenze delle ‘situazioni disperate da gestire e delle famiglie sfrattate anche con bambini piccoli. A mio avviso la priorità delle energie e delle risorse non è trovare una struttura all’ondata incontrollata dei tanti immigrati clandestini che continuano ad arrivare nel nostro territorio”.

Il presidente della provincia di Treviso punta il dito sul decreto legge del 23 dicembre 2013, n. 146 che di fatto ha cancellato il reato di clandestinità  “Il penultimo regalo che l’Italia fa, incredibilmente, alla Kyenge. L’ultimo poi,  è averla candidata alle Europee. Anche in questo caso la Rubinato ha votato favorevolmente e oggi si lamenta dell’arrivo dei profughi a Roncade, che altro non sono che immigrati irregolari e fa come Ponzio Pilato che si lava le mani rimandando al Governo le responsabilità. La chiamerei una palese mancanza di coerenza! Da una parlamentare che porta dentro sè anche l’esperienza di sindaco mi aspetto, piuttosto, coerenza, visione politica lungimirante e programmatica a tutto tondo”

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