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Omicidio stradale, la senatrice Bisinella: «Introdurlo subito»

Intervento in aula della senatrice trevigiana: «Controlli su immigrati, guidano con patenti ottenute all'estero e auto immatricolate fuori Italia»

TREVISO Il disegno di legge sull'omicidio stradale ottiene ha ottenuto il via libera dal Senato con 163 sì. Si avvicina il momento in cui i pirati della strada rischieranno fino a 27 anni di carcere, ma prima sarà necessario il sì definitivo della Camera, dove il provvedimento dovrà ora essere esaminato. Il premier Renzi ha salutato l'approvazione del ddl su twitter : «Abbiamo rispettato l'impegno con le famiglie», ma il ddl è criticato da più parti ed è accusato di adottare pene troppo severe. Ventisette anni rappresentano infatti la pena massima prevista per chi guidando in stato di ebbrezza (con grado alcolemico superiore a 1,5) o sotto l'effetto di droghe uccide più di una persona e si dà anche alla fuga. Se invece la vittima è una, il colpevole rischia da 8 a 12 anni di carcere, che diventano 18 se fugge dalla scena dell'omicidio. Per quanto riguarda la patente invece, il ddl prevede la revoca da 15 a 30 anni dopo la condanna definitiva.

Favorevole alla proposta dell'omicidio stradale come reato è poi la senatrice trevigiana Patrizia Bisinella: "A nome della componente del Gruppo Misto Federalismo, Autonomie e Libertà, sono intervenuta mercoledì nell'aula del Senato per chiedere che sia introdotto immediatamente, dopo un colpevole ritardo, il reato di omicidio stradale", afferma la senatrice del Gruppo Misto. In questi giorni Bisinella, con l’approssimarsi dell’arrivo in aula del provvedimento, ha avuto vari contatti con la referente per la provincia di Treviso dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, Paola Conte Bortolotto. "So bene - prosegue la senatrice - che nessuna consolazione potrà mai essere offerta alle famiglie delle vittime di omicidi stradali, ma questa legge rappresenta comunque un passo avanti importante. È urgentissimo che per chi guida sotto effetto di alcol o droghe, o per chi con manifesta incoscienza rischia di mettere a repentaglio vite innocenti, siano comminate pene certe ed esemplari".

"Siamo favorevoli all'inasprimento delle pene, che ha anche effetto di deterrenza, ma è altrettanto importante - dice poi la senatrice Bisinella - che insieme alla repressione vengano messe in opera precise strategie di prevenzione: corsi educativi nelle scuole e controlli rigidi, in particolare sulla concessione delle patenti. Molti immigrati guidano infatti con patenti ottenute all'estero e spesso su automobili immatricolate fuori dall'Italia, il che li rende tanto incontrollabili quanto spesso difficilmente punibili". "Per questi motivi - conclude la senatrice di Federalismo, Autonomie e Libertà - voteremo con massima convinzione a favore di questo disegno di legge e chiediamo alla Camera di approvarlo in via definitiva nei tempi più rapidi possibili". 

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