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Orario cadenzato, Chisso ammette: "Un battesimo non soddisfacente"

Tra guasti, ritardi e cancellazioni l'esordio della nuova organizzazione dei treni non è stato brillante. Deluso anche l'assessore regionale alle politiche della mobilità

L'esordio del nuovo orario cadenzato, lunedì, non è stato positivo, anzi. Tra guasti, ritardi, treni cancellati e sovraffollamento la prima impressione lascia molto a desiderare, con conseguente ira di chi ha nelle ferrovie il principale mezzo di trasporto: i pendolari.

Il nuovo orario è entrato in vigore domenica 15 dicembre, ma il battesimo del fuoco si è tenuto lunedì, primo giorno feriale. I problemi sono iniziati nella notte, con il bus sostitutivo mai partito da Venezia, e sono proseguiti nella mattinata, con problemi di captazione di corrente da parte di almeno quattro convogli a causa del gelo, batterie scariche che hanno reso indisponibili altri due treni, sistemi antincendio non funzionanti anch’essi a causa del gelo, che hanno causato ritardi a catena in gran parte della regione.

Ha dovuto ammettere il flop anche Renato Chisso, assessore alle politiche della mobilità del Veneto, che nelle scorse settimane aveva difeso a spada tratta il nuovo orario: “Il battesimo del sistema di trasporto ferroviario non è stato certo soddisfacente; anzi è andato male, a causa di malfunzionamenti nei servizi resi da Trenitalia e dei conseguenti contraccolpi a catena".

"Io però - ha precisato Chisso - credo in quello che il suo amministratore delegato ha definito il migliore standard di servizio a livello europeo e, nell’invitare tutti gli utenti a segnalare criticità e a inviarci suggerimenti, attendo che chi svolge il servizio lo assicuri così come è stato assieme stabilito che debba funzionare”.

Caos treni

“Certo, siamo tutti di fronte ad un sistema nuovo, ma al momento non possiamo valutarlo nella sua funzionalità proprio a causa di queste disfunzioni, che potevano e sarebbero capitate anche con il vecchio sistema – ha proseguito Chisso – Mi auguro però che non si ripetano, non di questa entità ed estensione, e soprattutto chiedo che si capisca alla radice quali ne sono state le cause remote e vi si ponga rimedio".

"Un servizio ferroviario non può vivere con le fragilità che oggi abbiamo constatato, anche se so dell’impegno profuso da tutti gli addetti al lavoro per limitare i disagi e per garantire il ritorno alla normalità. A chi continua a speculare – conclude l’assessore – dico solo che far funzionare i treni non è una scelta politica, di destra o di sinistra, ma un dovere di tutti, Trenitalia in testa, che dobbiamo continuare a tenere sotto pressione”.

SEGNALAZIONI - Per raccogliere osservazioni, segnalazioni e proposte, la Regione ha messo a disposizione degli utenti l’indirizzo mail nuovorariocadenzato@venetotreni.it e il numero verde gratuito 800042822, in orario d’ufficio.

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