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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Pac, Scottà (Lega): "Regolamento Ocm consideri uso voucher per ortofrutta e vino"

L'onorevole Giancarlo Scottà (Lega Nord) in Commissione Agricoltura chiede che venga dato l'accesso gratuito ai giovani alla riserva dei diritti d’impianto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Inserire, nella proposta di regolamento del Parlamento e del Consiglio dell’Ue sull’OCM unica, "la possibilità di utilizzare anche in Europa i buoni lavoro, i cosiddetti voucher, nel settore dell’ortofrutta e del vino, come avviene già in Italia dal 2008, per dare respiro alle aziende di tali comparti, legati in particolar modo alla necessità del lavoro occasionale".

Questa è la proposta avanzata dall’eurodeputato della Lega Nord, Giancarlo Scottà, in commissione Agricoltura, da relatore ombra della relazione che riguarda l’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, di cui si sta discutendo all’Europarlamento nell’ambito della riforma della Pac. Secondo l’eurodeputato leghista è altrettanto importante "mantenere i diritti d’impianto fino al 2030".

Scottà, inoltre, ha appoggiato l’inclusione di un emendamento − che lui stesso ha suggerito − riguardo "la possibilità, per gli Stati Membri, di far accedere i giovani sotto i 40 anni e con competenze specifiche, a titolo gratuito, ai diritti d’impianto a partire dalla riserva, così da incentivare i giovani che vogliono intraprendere il mestiere di agricoltore".

Tuttavia l'onorevole Scottà chiede una regolamentazione più chiara sulla consulenza aziendale in agricoltura.

Nel corso degli incontri della commissione Agricoltura sulla proposta di regolamento del Parlamento e del Consiglio dell’Ue sul “finanziamento, la gestione e il monitoraggio della Pac”, l’onGiancarlo Scottà, in quanto relatore ombra della relazione, è poi intervenuto  sottolineando quanto sia importante giungere ad una regolamentazione "chiara ed efficace", per quanto riguarda la consulenza aziendale nel settore agricolo, chiarendo, ad esempio, "se ci sarà, o meno, un limite massimo al numero di consulenze per anno e/o per beneficiario".

L’europarlamentare  ha chiesto, dunque, "un’attenta valutazione degli articoli del Regolamento che vanno dal 12 al 15", e ha poi aggiunto che "avere una risposta precisa in tal senso, sarebbe utile sia ai potenziali beneficiari del sistema di consulenza aziendale, sia agli Stati membri che metteranno a disposizione una parte della propria dotazione nazionale per finanziare questa azione".

"La consulenza in campo agricolo è essenziale - ha concluso Scottà - soprattutto in un’ottica di ammodernamento di questo comparto".

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