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Ponzano e i contributi ai piccoli comuni: 'vince' il no alle fusioni di Progetto in Comune

"Aver contrastato con forza la fusione con Povegliano e Villorba durante la passata amministrazione rappresenta non solo una soddisfazione ma anche una vittoria morale"

"Ben 33 milioni di euro da suddividere tra i 532 comuni sotto i 20.000 abitanti stanziati dal governo per il Veneto e altre somme ingenti per le altre regioni d'Italia dimostra che essere piccoli o almeno con un numero di abitanti sui 15.000 abitanti rappresenta la grandezza giusta per continuare ad essere un comune virtuoso, affidabile e concreto per i propri cittadini. Aver contrastato con forza la fusione con Povegliano e Villorba durante la passata amministrazione, nella quale l'allora sindaco Granello invece caldeggiava, ed aver votato contro ai vari studi di fattibilità che l'attuale amministrazione Bianchin aveva commissionato per la 'Grande Treviso' rappresenta per me non solo una soddisfazione ma anche una vittoria morale. Amministrare un comune non è facile e farlo in questi anni di ristrettezze economiche e continui tagli ai contributi rappresenta una sfida ma anche un'opportunità per realizzare molte cose per la propria comunità. Essere medio piccoli permette la conoscenza delle varie situazioni e i bisogni dei propri cittadini, permette il controllo delle spese e del territorio. Permette un rapporto umano con le persone e le famiglie e con i loro problemi...Dunque avevo ragione!". A dirlo è Antonello Baseggio, referente per il movimento di Progetto in Comune a Ponzano Veneto.

"Il rammarico più grande è che in entrambi i casi sono stati spesi denari dei cittadini. Ora siamo in prossimità delle amministrative e chiedo che tutti i colleghi candidati si esprimano in tal merito nelle proprie candidature e nei programmi che gli elettori poi voteranno e sosterranno. È capitato infatti in entrambi i casi che verso la fine della legislatura si sia cercato di forzare la mano scegliendo strade che non erano state presentate ai cittadini - continua Baseggio - Il sottoscritto è e sarà sempre contro le fusioni o le unioni dei comuni perché rappresentano il male di una comunità e rappresentano nello stesso tempo la scarsa capacità di chi amministra che non trova di meglio che scaricare su altri la sua mala gestione. Progetto In Comune non avrà nel proprio programma ne la fusione ne tanto meno l'unione dei comuni  e l'alleanza che cercherà di produrre in questi giorni per un governo del  cambiamento non dovrà averlo. Siamo invece favorevoli a convenzioni per unire alcuni settori deficitari,che tra l'altro abbiamo già fatto, come per il Corpo di Polizia Locale realizzato grazie anche al nostro contributo, sempre che porti giovamenti e contribuisca all'aumento dei servizi nel nostro comune".

"Appartengo a Forza Italia dal 1999 quando mi candidai come consigliere con una Civica e per dare una casa ad una parte di quel gruppo diventai il coordinatore comunale del movimento politico azzurro guidato dal provinciale che in quegli anni era sostenuto da Benazzi,  Letizia Ortica e Remo Sernagiotto. Ho partecipato a incontri, convegni e congressi conoscendo persone stimate come Gava e Gerolimetto. Potrei continuare con molti altri nomi perché sono passati molti anni e la tessera in tasca c'è l'ho da sempre compreso l'anno in cui riuscimmo a candidare Chies come segretario provinciale - sottolinea Antonello Baseggio - Come tutti i forzisti abbiamo seguito le correnti interne (che ogni partito ha e Forza Italia non è mai stata da meno). Ho rappresentato FI con la candidatura a sindaco del leghista ed amico Fabrizio Nardin perdendo per pochi voti contro il Centro Sinistra. Forza Italia ha poi sostenuto ancora la Lega Nord con il suo candidato Granello ed in questo caso riuscimmo nell'intento".

"Dopo 5 anni passati da Vice Sindaco dove ho dato tutto quello che potevo (e anche di più...e mi sono testimoni i cittadini di Ponzano) come gruppo politico locale di Forza Italia abbiamo deciso che era ora di provare a guidare il Comune. Ho costruito una lista civica per ospitare chi non si riconosceva nelle logiche di partito compreso una parte della Lega Nord che aveva deciso di sostenermi e seguirmi. Ho avuto il mandato di essere referente del movimento politico di Berlusconi dalle stesse mani di chi oggi sostiene Granello - conclude Baeggio - Chies e Baratto probabilmente hanno pensato che un foglio di carta vale il solo tempo in cui si scrive. Io continuerò a sentirmi un forzista perché ognuno di noi ha un credo politico, ma mi rendo conto di non essere piu nelle grazie del partito o almeno di una parte. A livello locale sono il capo gruppo di Progetto In Comune e fino a prova contraria ne sono anche il candidato sindaco. Auguro a Forza Italia di non perdere ulteriore dignità e visibilità perché me ne dispiacerebbe ma credo che la strada sia irreversibile. La civica che rappresento si sta preparando con incontri mensili di approfondimento per essere pronti alla sfida che cercheremo di fare con degli alleati leali e sinceri fatti da persone che non cambiano casacca a seconda di come tira il vento".

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