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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Conegliano

Il Popolo della Famiglia candida a sindaco Lorenzo Damiano: "No a politica delle lobby"

Il movimento fondato da Mario Adinolfi e Gianfranco Amato nel 2016, propone il 51enne fondatore dei Pescatori di Pace come candidato sindaco nel comune di Conegliano alle amministrative del 2017

Il Popolo della Famiglia rompe gli indugi e anche a Conegliano scende in campo per le prossime amministrative di primavera. Il candidato sindaco, attivista del Family Day, annunciato ufficialmente dal presidente del movimento Mario Adinolfi, dal segretario nazionale Gianfranco Amato e il coordinatore Nicola Di Matteo, sarà Lorenzo Damiano. 51 anni, residente a Conegliano, sposato con un figlio, è giornalista iscritto all’albo nazionale dal 2004. Già fondatore del movimento Cristiano-Cattolico Pescatori di Pace è direttore commerciale marketing e comunicazione di aziende vinicole, settore del prosecco.

"POLITICHE CONTRO LA FAMIGLIA". A convincere Lorenzo Damiano a scendere in campo, i recenti provvedimenti autorizzati dall’attuale sindaco Floriano Zambon in tema di gay pride, unioni civili e gender nelle scuole: "Con queste politiche ha tradito una parte dell’elettorato di buon senso, in particolar modo Cristiano e di centro-destra, che non si riconosce in queste scelte dannose soprattutto per la salute della famiglia e dei bambini. Il bambino maschio diventerà uomo e padre e la bambina femmina diventerà donna e madre e saranno i genitori, come sempre è stato e sarà, ad accompagnare i propri figli nella crescita, nell’affettività naturale tra uomo e donna. Invece anche a Conegliano - denuncia Damiano - è in atto un programma di indottrinamento ideologico. Il cavallo di Troia utilizzato dalla stessa amministrazione sarebbe la delibera numero 37 dell’8 febbraio 2017, approvata dall’intera giunta comunale a maggioranza Forza Italia, che prevede 'l’organizzazione di un percorso formativo di quattro incontri, da aprile a maggio 2017, pensato per i docenti inerente ai fattori di rischio dei disagi emotivi negli adolescenti connessi alle tematiche dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale'. Purtroppo - sottolinea – le finalità dei corsi sono ben altre. E' proprio vero quello che dice Papa Francesco: ‘la teoria del gender è una guerra mondiale contro il matrimonio e la famiglia’ ”. Importantissimo per Damiano che tutti gli educatori, genitori e insegnanti, prendano coscienza della pericolosità del tema, soprattutto per il futuro dei ragazzi: “L’appello rivolto soprattutto ai genitori degli alunni delle materne, scuole elementari e medie inferiori e superiori è quello di informarsi su iniziative e corsi di formazione di questo genere tenuti per lo più da gruppi ideologizzati”.

"SCIOGLIMENTO AMMINISTRAZIONE". "Poiché la promotrice dei quattro appuntamenti è l’assessore Franca Perin insieme ad Agedo Treviso e al legale rappresentante dell’associazione “Shake Lgbte”, Andrea Cunego, in accordo con l’attuale sindaco Zambon, e dato che queste proposte non sono state promosse in campagna elettorale e anzi imposte in modo subdolo dalle 'lobby'", Lorenzo Damiano chiede lo scioglimento dell’amministrazione comunale con il commissariamento sino al nuovo appuntamento elettorale: “Popolo di Conegliano alzati in piedi e difendi la tua famiglia naturale. Oggi con i 55.000.000 milioni di bambini uccisi con l’aborto ogni anno in tutto il mondo, con le unioni civili , con la legge sull’Eutanasia e molte altre che arriveranno come l’utero in affitto, la legalizzazione della droga e della prostituzione, con il testamento biologico, le adozioni dei bambini verso le coppie gay, la politica tutta di centro, di sinistra e di destra rifiuta l’assumersi il vero ruolo di responsabilità verso il popolo italiano che deve oggi più che mai riprendersi per diritto la sovranità di questo paese. Tutto parla di morte: ora Basta. La vera priorità sono i bisogni sociali, l’aspetto economico della nostra Marca trevigiana, soprattutto delle medio-piccole imprese, e lo scandalo delle popolari venete che hanno derubato in pochi istanti 20 miliardi di euro a più di seicentomila veneti, schiacciati dalla crisi e di cui nessun rappresentante politico Veneto si è preso cura. Di questi e di altri temi deve occuparsi la futura amministrazione pubblica. Dobbiamo assolutamente ripartire dalla centralità della famiglia naturale. Come dice San Giovanni Paolo II “la famiglia è il prisma attraverso cui considerare tutti i problemi sociali e attraverso cui passano tutte le questioni politiche”.



 

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