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Primo maggio, Luca Zaia: "Scelta di civiltà"

Luca Zaia ha commentato come una "scelta di civiltà" quella di sindacati e imprenditori di manifestare insieme a Treviso, il Primo maggio: "Le istituzioni sono con loro"

Le imprese e i sindacati dei lavoratori saranno insieme sul palco a festeggiare il lavoro. E le istituzioni sono con loro. Perché siamo tutti nella stessa barca che naviga in acque agitate e che va governata soprattutto partendo dalla concordia dell’equipaggio”.

Lo ha detto Luca Zaia, Governatore del Veneto, commentando la ricorrenza del Primo maggio, festa del lavoro e dei lavoratori, che a Treviso vede uniti rappresentanti dei lavoratori e del mondo dell'imprenditoria.

Trovo che la scelta di essere tutti insieme in questa importante ricorrenza, al di là degli steccati ideologici e delle sterili contrapposizioni, e in un momento in cui sarebbe assai più facile fare della demagogia, rappresenti una scelta di civiltà e di maturità di tutte le parti sociali. Questo è davvero un Primo maggio di svolta – ha sottolineato Zaia – per comprendere e far comprendere nella giornata del lavoro, in un periodo storico in cui proprio il lavoro manca drammaticamente, che non ci sono più divisioni nel mondo del lavoro e che il destino dell’imprenditore è il destino del lavoratore, che ci si salva tutti assieme, o tutti insieme non ce la faremo. Nell’interesse di tutta la comunità veneta”.

“Forse - ha aggiunto il Presidente - da nessuna altra parte d’Italia come nel Veneto l’impresa è così centrale nell’economia e nella storia sociale: perché l’impresa significa lavoro, sviluppo, valorizzazione della tradizione ma anche capacità d’innovazione tecnologica e culturale, tenuta della famiglia e rafforzamento della coesione sociale. La Regione Veneto è davvero molto preoccupata per una situazione economica, sociale e occupazionale che, al momento, non fa intravvedere nessuna luce in fondo al tunnel. Un giovane su quattro è senza lavoro, le imprese vacillano sotto il peso di una carenza di credito, la Pubblica amministrazione ha le mani legate da un assurdo patto di stabilità interno, il fisco drena i gettiti dai territori virtuosi per continuare ad alimentare sprechi, la burocrazia strangola anche quei pochi coraggiosi che avrebbero nonostante tutto voglia di intraprendere, le imprese chiudono o corrono dove trovano regimi fiscali e burocratici più favorevoli”.

“E allora – ha concluso Zaia - vorrei dire a tutti, imprese, sindacati, altre istituzioni e anche al Governo appena insediato: va sancita quest’alleanza tra imprese e lavoro, a partire dal Veneto si determini questo nuovo momento concertativo e condiviso”.

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