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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Ponzano Veneto

Progetto Benetton: le considerazioni della lista civica "Progetto in Comune"

"Dopo la petizione popolare che abbiamo sostenuto come forza politica, siamo pronti a richiedere un referendum che potrà essere consultivo o abrogativo"

PONZANO VENETO "Sono settimane che l'Amministrazione Comunale persegue il suo obbiettivo, quello di convincere i suoi cittadini che il progetto presentato dalla Fondazione Benetton per conto del suo proprietario sia una cosa buona ed utile al territorio - dichiara Antonello Baseggio - Il susseguirsi delle presentazioni e dei dibattiti ha portato invece al crescere dei malumori e all'aumento delle persone che in vari modi si stanno organizzando. Fin dall'inizio, come Capo Gruppo della civica 'Progetto IN Comune', posi attenzione al passo che la Giunta fece con l'approvazione della delibera in cui approvarono il progetto in quanto, tale atto, è stato approvato anche con la formula 'immediatamente esecutiva'.

"Non possiamo e non posso accettare la risposta che per parlarne si sia dovuto fare questo atto perché lo Statuto Comunale recita all'articolo 87: 'prima dell'adozione di importanti atti amministrativi la Giunta Comunale promuove le forme di consultazione ritenute più opportune' - continua Baseggio - Questo per spiegare in maniera semplice e chiara che le serate di presentazione per accogliere eventuali modifiche potevano essere fatte anche senza atti deliberanti. Considerando poi che nella delibera il Comune si da il compito di organo 'procedente' dobbiamo prevedere che forse qualche cosa ci capiterà contrariamente a quello dichiarato. Questo perchè gli espropri, gli eventuali dinieghi e i presumibili ricorsi al TAR porteranno a dei costi e saranno a carico di chi è procedente e quindi il Comune. Dopo la petizione popolare che abbiamo sostenuto come forza politica e che continua ancora in questi giorni siamo pronti ad attuare l'articolo 85 e l'articolo 86 sempre dello Statuto Comunale che prevede la richiesta di promuovere un referendum che potrà essere consultivo o abrogativo, i quali risultati se positivi per le dimostrante, obbligheranno poi entro 60 giorni ad abrogare la delibera o dar seguito alla volontà popolare che sarà appunto lo stop al progetto".

Baseggio infine chiosa così: "Come consiglieri comunali siamo pronti a portare il punto all'ordine del giorno e il Consiglio Comunale avrà l'obbligo di votare la proposta che dovrà essere accolta da almeno i 3/4 dei consiglieri e questo porterà finalmente a comprendere quale siano le posizioni anche di chi fino ad ora è rimasto in silenzio. Se non accolta passeremo alla raccolta delle firme e poi si dovrà obbligatoriamente indire il referendum. Ma la proposta più semplice ed economica che possiamo fare è questa: fermiamoci e chi vorrà perseguire il progetto lo inserisca nel programma elettorale e si rimetta alla volontà popolare che fra poco meno di un anno ci permetterà di avere una nuova amministrazione con il proprio programma!".

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