Colata di cemento sul Sile, la Giunta Regionale salva il Parco
La Regione ha bocciato definitivamente la proposta di variante ambientale per il comune di Morgano e bloccato la costruzione delle palazzine a ridosso del fiume Sile
Le palazzine lungo il Sile, a Morgano, non si faranno. Ieri la Regionale ha votato contro la proposta di variante ambientale del Parco del Sile che avrebbe portato a ridosso del fiume una colata di 90mila metri cubi di cemento.
Con 44 voti scontro e 4 astenuti il Consiglio Regionale del Veneto ha così confermato il giudizio negativo dato, la scorsa settimana, dalla Commissione urbanistica regionale alla trasformazione di 80mila metri quadri di terreno agricolo nei pressi del Sile in area edificabile.
Dopo essere passata sotto il vaglio della Commissione, la proposta era tornata in Consiglio, al quale spettava l'ultima parola.
"E' una vittoria importantissima che ha visto prevalere la tutela del territorio sugli appetiti locali dell’ennesima speculazione edilizia - ha commentato Andrea Zanoni, Europarlamentare IdV e membro della Commissione ENVI, Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza alimentare al Parlamento Europeo - Con lo stop della Regione è stata salvata una zona in gran parte coltivata a radicchio rosso di Treviso, con un boschetto con piante secolari e confinante con un corso d’acqua naturale, il Rio, abitato da Gallinelle d’acqua dolce, Ballerine bianche e Martin pescatori. Questo angolo di paradiso rischiava di essere cancellato dagli interessi dei palazzinari che già troppe volte hanno stuprato il nostro ambiente naturale. È il trionfo della gente, la stessa che in questi anni ho incontrato, ascoltato e appoggiato durante i sopralluoghi nel Parco del Sile".
