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Mestrinaro e A4, Zanoni: "Zaia blocchi autorizzazione a nuovo progetto"

L'eurodeputato Andrea Zanoni, che da tempo combatte contro il nuovo progetto della Mestrinaro di Zero Branco, invita il govenratore Zaia a bloccare l'autorizzazione al nuovo centro smaltimento rifiuti

E' importantissimo e fondamentale che gli inquirenti stiano indagando sul traffico di rifiuti pericolosi che hanno portato al blitz di giovedì alla Mestrinaro di Zero Branco. Mi auguro che, parallelamente, l'ARPAV intervenga per scongiurare qualsiasi inquinamento nell'ambiente circostante e tutelare la salute dei cittadini. Invito invece il Governatore del Veneto Luca Zaia a prendere una decisione sensata non concedendo per la terza volta il via libera al centro per il trattamento di rifiuti speciali sempre della Mestrinaro”.

E' questo il primo commento dell'eurodeputato ALDE Andrea Zanoni al blitz disposto dalla Procura distrettuale antimafia di Venezia alla sede della ditta di smaltimento rifiuti Mestrinaro, a Zero Branco.

“Che ci sia del marcio a Zero Branco e un possibile traffico illecito di rifiuti pericolosi in Veneto, per i cittadini della regione non è di certo una sorpresa – attacca Zanoni – Per questo sono intervenuto, per quanto in mio potere, in sede europea per fare luce, ad esempio, su cosa è finito sotto il manto della Valdastico Sud o per bloccare la concessione dell'autorizzazione della Regione Veneto al nuovo progetto di trattamento di rifiuti speciali sempre a Zero Branco, autorizzazione già bloccata per due volte dal Consiglio di Stato”.

“Mi auguro che questa sia la pietra tombale del nuovo insediamento della Mestrinaro e che si arrivi presto alla demolizione dei suoi capannoni – incalza l'eurodeputato - Sono molto preoccupato per i materiali sotto sequestro anche perché spesso accade che le aziende dichiarano fallimento e poi lasciano alla collettività i costosissimi oneri dello smaltimento di questi rifiuti come è successo alla discarica di SEV di Padernello, dove ci sono 20mila tonnellate di rifiuti tossici abbandonati, e alla la C&C di Pernumia (PD) e alla Galvanica - Ex Tricom - di Tezze sul Brenta (VI)”.

Sono vicino ai cittadini e ringrazio i comitati per il loro impegno a difesa del territorio profuso negli anni – conclude Zanoni – Mi auguro che l'Agenzia Regionale per la Protezione e la Prevenzione Ambientale intervenga immediatamente per scongiurare qualsiasi propagazione di sostanze nocive alla salute nell'ambiente circostante alla Bertoneria a Zero Branco. Infine invito le associazioni di tutela ambientale, il comitato dei cittadini, e l'amministrazione comunale di Zero Branco, la Provincia e la Regione a costituirsi parte civile contro la Mestrinaro nel caso in cui si arrivi al processo”.

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