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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Rimborsi per l’eurodeputata Belotti, ecco il punto di vista dei Giovani di Forza Italia

A parlare è Raffaele Freda, coordinatore provinciale del partito: "È spiacevole constatare che coloro che si sono erti a strenui difensori dell’onestà e della trasparenza alla fine siano caduti per commettere il più squallido dei peccati: approfittare del proprio incarico politico"

TREVISO "In merito alla vicenda rimborsi e assunzioni in Europa che coinvolge l’eurodeputata Belotti, apprendiamo dai quotidiani nazionali che il M5S sarebbe protagonista di una spiacevole vicenda inerente all’abuso ed alla falsificazione delle richieste dei rimborsi per le trasferte dell’eurodeputata Belotti, capo della comunicazione dei 5stelle, e di taluni collaboratori della stessa e del gruppo parlamentare europeo di cui fa parte anche il fu Movimento di Grillo". A dirlo Raffaele Freda, coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani.

“È spiacevole constatare che coloro che si sono erti a strenui difensori dell’onestà e della trasparenza alla fine siano caduti per commettere il più squallido dei peccati: approfittare del proprio incarico politico per ottenere il rimborso per delle spese compiute a fini personali o comunque distorti rispetto al mandato europeo. È una condotta riprovevole e che dovrebbe mettere in guardia i cittadini dai proclami di chi predica bene e razzola male -continua Freda - Il nostro partito ad esempio si è reso protagonista di iniziative quali 'in Europa con merito' (ideata dall’eurodeputato Salvo Pogliese) per selezionare gli stagisti che collaborano con il gruppo del Partito Popolare Europeo, oppure svolgono dei colloqui seri e regolari come abbiamo avuto modo di vedere confrontandoci con lo staff dell’On. Elisabetta Gardini. Visto che il lavoro presso i gruppi parlamentari o la segreteria degli eletti in Parlamento (a Roma o a Strasburgo che sia) sono solitamente incarichi ambiti e che vengono svolti da giovani freschi di studi, manifestiamo tutta la nostra contrarietà alla logica clientelare e abusiva che porta all’assunzione di giovani per svolgere compiti che interessano unicamente la carriera del politico di turno, quando invece dovrebbe aiutare lo stesso a svolgere il proprio mandato in modo efficiente, giustificando così i denari dei contribuenti che vengono spesi per questo genere di lavori".

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