PaTreVe, Zaia: "Sono i comuni veneziani a dover decidere"
Luca Zaia invita il Governo ad aspettare il pronunciamento della Corte Istituzionale sul decreto "Salva Italia", prima di procedere alla riorganizzazione delle Province. E sull'ipotesi PaTreVe ricorda che scelta spetta ai Comuni
Non spetta a Padova o a Treviso decidere se entrare a far parte della città metropolitana di Venezia. A ricordarlo, durante il punto stampa di oggi, è stato il governatore del Veneto, Luca Zaia.
"La legge sulla spending-review, all'articolo 18 - ha spiegato Zaia - stabilisce che siano i Comuni dell’attuale provincia di Venezia, e non altri o addirittura intere altre province, a decidere se aderire alla città metropolitana".
"Se l’obiettivo fosse quello di realizzare un’area di coordinamento in grado di garantire una più efficiente azione amministrativa, ben venga e lo si può fare in qualsiasi momento - ha aggiunto Zaia, , respingendo le accuse rivolte alla Regione di non aver maturato alcuna scelta sul riordino istituzionale - Ma dico no alla creazione di nuovi soggetti giuridici che puntino a privilegiare solo alcuni veneti, creando condizioni di svantaggio per altri. Il mio ruolo è quello di impedire che vi siano sperequazioni tra i cittadini della stessa Regione”.
Guardando oltre il confine veneto e commentando la decisione della Consulta di questa mattina di rinviare a nuovo ruolo l’udienza sui ricorsi presentati dalle Regioni, il presidente della Regione si è rivolto anche al Governo, suggerendogli di "soprassedere al riordino delle Province e all’istituzione delle città metropolitane sino a quando la Corte Costituzionale si pronuncerà sul cosiddetto decreto Salva Italia”.
“Le sentenze della Corte fanno giurisprudenza – ha dichiarato Zaia – e quindi mi parrebbe avventato procedere in questa situazione di incertezza e con la possibilità che i giudici costituzionali accolgano i ricorsi presentati dalle Regioni”.