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Ronde notturne di Forza Nuova per la sicurezza: in città scoppia la polemica

A Treviso i militanti del partito di estrema destra sono tornati in strada per le vie del centro. Il politico Luigi Calesso li attacca: «Prefetto e Questore prendano provvedimenti»

Nella tarda serata di venerdì scorso, i militanti della sezione di Forza Nuova Treviso, guidati dal responsabile provinciale Nicholas Fedato, hanno presidiato il centro del capoluogo di Marca percorrendo strade e vie interne della città.

«Si chiamano passeggiate per la sicurezza - dichiara il forzanovista Fedato - e con esse ci prefiggiamo di vigilare sulla serenità e sull'incolumità dei cittadini percorrendo strade e quartieri. Sappiamo bene quello che facciamo e quello che dobbiamo fare. Per la cronaca - ci tiene a sottolineare Fedato - ci siamo imbattuti, durante il giro notturno, nel solito spacciatore nordafricano che senza ritegno alcuno ci ha chiesto se stavamo cercando 'roba' per rallegrare la serata. Dopo una breve discussione, al termine della quale la 'risorsa', dopo averci offesi, è subito scappata dileguandosi nel buio. Nei prossimi giorni torneremo nuovamente in strada».

Di tutt'altra opinione il commento del politico trevigiano Luigi Calesso che non ha accolto certo con parole positive le passeggiate di Forza Nuova tra le vie del centro storico. Questo il suo commento: «Dopo le “ronde padane” e le “passeggiate per la sicurezza” di Forza Nuova prima maniera ritornano in città proprio le ronde di Forza Nuova che già annuncia di avere “intercettato” qualche presunto malvivente. Poiché queste “passeggiate” non trovano riscontro in alcuna disposizione di legge né si inquadrano in alcun tipo di iniziativa avviata dall’amministrazione comunale c’è da chiedersi se è bene che Prefetto e Questore intervengano per verificare se le “passeggiate” rientrano nei limiti previsti dalla normativa, a tutela prima di tutto di chi partecipa appunto alle “passeggiate”. Tralasciamo pure il fatto che la paternità dell’iniziativa è di un partito politico e che le forze politiche dovrebbero occuparsi di molte cose ma non certo di organizzare “passeggiate per la sicurezza” che molto spesso servono solo da pretesto per attaccare un’amministrazione comunale o un governo nazionale di segno avverso o le forze politiche di segno opposto (come accadeva a suo tempo anche per le “ronde padane”). Non può essere un partito, proprio per la propria natura di “parte” a mettere sul territorio persone che si occupano di sicurezza, materia in cui, come è noto, è necessario il massimo di neutralità e di imparzialità.

Si potrebbe pensare - continua Calesso - che sia eccessivo scomodare Prefetto e Questore per una faccenda di coì poco conto, ma il fatto stesso che gli esponenti di Forza Nuova sottolineino di avere “incrociato uno spacciatore nordafricano che dopo una discussione è subito scappato dileguandosi nel buio” fa pensare che la questione possa assumere contorni di cui devono occuparsi i responsabili della sicurezza nella nostra provincia. Pare, infatti, che per descrivere la loro iniziativa i militanti di Forza Nuova usino espressioni “garantire incolumità” e “vigilare” che vanno ben oltre la comune accezione della rassicurante espressione “passeggiata” e penso, quindi, che sia utile l’intervento di Prefetto e Questore per verificare la legittimità dell’iniziativa. Sono certo, infatti, che Forza Nuova non esiterebbe a sospendere le “passeggiate” qualora venisse ravvisato dalle autorità competenti che questo tipo di manifestazione politica non rientra nella normativa vigente nel nostro Paese in materia di pubblica sicurezza. Se poi ciò non dovesse accadere, le “passeggiate” di Forza Nuova faranno con ogni probabilità la stessa fine delle “ronde” della Lega Nord, scompariranno nel giro di qualche settimana o di qualche mese senza lasciare alcuna traccia sul fronte della sicurezza dei cittadini. In ogni caso - conclude Calesso - per noi di Coalizione Civica per Treviso è intollerabile che movimenti neofascisti possano riproporre le loro “ronde” senza che le autorità intervengano».

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