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Elezioni comunali: Said Chaibi è il candidato sindaco di Coalizione Civica

Il movimento politico trevigiano ha ufficializzato nelle scorse ore il suo candidato per le prossime elezioni. "Scelta doverosa per ricominciare la stagione del cambiamento"

TREVISO Coalizione Civica, il movimento politico nato per intraprendere un lavoro di ri-progettazione del futuro di Treviso, ha ufficializzato nelle scorse ore la scelta del suo candidato sindaco per le prossime elezioni comunali.

"Candidiamo a sindaco Said Chaibi, il consigliere comunale che meglio ha espresso, in questi anni, le posizioni di chi ha votato il sindaco Manildo per una scelta di cambiamento, sulla base del programma della coalizione Treviso Bene Comune" hanno annunciato i rappresentanti del gruppo politico. "Chaibi ha rappresentato gli elettori che volevano gli stanziamenti per il recupero e l’assegnazione degli alloggi popolari di proprietà comunale, lo svolgimento del Treviso Pride, l’istituzione del Registro delle Unioni Civili, l’accoglienza dei profughi attraverso il sistema Sprar, l’apertura del dormitorio per i senza fissa dimora, il recupero della ex-caserma Piave e di altri immobili comunali in disuso, la cittadinanza civica per i figli degli stranieri, una radicale modifica del Piano di Assetto del Territorio e non la conferma del Pat della Lega, come era stato inizialmente proposto da una parte dell’amministrazione".

Coalizione civica non si è limitata a presentare il suo candidato ma ha voluto anche lanciare un'ennesima frecciata al sindaco uscente: "Manildo ama ripetere che non vuole  quelli del No a prescindere, a giustificazione della sua scelta politica di escludere la sinistra dalla sua coalizione, ma dimentica le tante occasioni in cui i consiglieri comunali di sinistra hanno votato i provvedimenti della giunta pur non condividendoli pienamente. Il problema vero di questa amministrazione - proseguono gli esponenti del movimento - non sono stati i No della sinistra ma i troppi No di Manildo: i No al cambiamento, allo sganciamento dai centri di potere della città che hanno fatto la loro fortuna con la Lega, i No alle scelte coraggiose, nette, chiare, i No alle proposte innovative. All’inizio della nuova amministrazione è stato il No alla riorganizzazione della macchina comunale per renderla adeguata alle sfide di un’amministrazione comunale moderna. Tanti No sono stati pronunciati anche rispetto ai tanti progetti di riqualificazione delle periferie proposti all’amministrazione dalla coalizione di centrosinistra. Nonostante Manildo avesse  messo al centro della sua campagna elettorale la partecipazione dei cittadini, c’è stato il suo No ai regolamenti per il referendum abrogativo e consultivo, all'istituzione delle consulte di quartiere, ma è anche stato abbandonato dall’amministrazione il progetto partecipato per Santa Maria dei Battuti elaborato grazie all’impegno di tanti cittadini. No anche alla proposta di un accordo con la Prefettura perché il Comune possa svolgere attività di controllo nei centri di accoglienza per richiedenti asilo e disattesa la richiesta di incrementare i fondi per il servizio degli operatori di strada. Negativa è stata la risposta anche alla richiesta di essere più restrittivi nell’approvazione dei piani di lottizzazione (pur autorizzati dalla variante leghista al PRG e non dalla giunta Manildo). Con i suoi No, Manildo, da sindaco del cambiamento è diventato il sindaco della conservazione e così lo vedono oggi moltissimi elettori, soprattutto nelle periferie, troppo a lungo dimenticate da questa amministrazione. Regalare al centrodestra che ha governato per vent’anni la bandiera del cambiamento è un errore grave del Sindaco Manildo, errore di cui rischia di fare le spese la città" hanno dichiarato gli esponenti di Coalizione Civica che hanno chiuso il loro intervento con un appello al voto per il loro candidato.

"Noi candidiamo Said Chaibi a sindaco perché vogliamo ricominciare il cambiamento e sottrarre alla destra questa bandiera, vogliamo contrapporci al candidato di Lega e Forza Italia dimostrando che l’unico vero cambiamento può venire dalle battaglie contro la discriminazione, la povertà, l’esclusione sociale, lo sfruttamento del lavoro. L’unico vero cambiamento è una città in cui vivono meglio i più deboli e, quindi, vivono meglio tutti. Chiediamo ai cittadini di esprimere il loro consenso ad una persona a cui ci accomunano le battaglie per i diritti e contro le discriminazioni, per la tutela delle fasce sociali più deboli e contro gli scempi ambientali, per la trasparenza dell’amministrazione e contro la “casta” dei politici di professione. Said Chaibi ha dimostrato come si possa fare politica non per conquistare privilegi ma per portare “nel palazzo” le battaglie che si combattono in  città e per ottenere le risposte di chi amministra ai problemi dei cittadini.

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