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Fondi per testi scolastici al Sud, Muraro: "Il Nord deve arrangiarsi"

Il presidente della Provincia di Treviso critica duramente il provvedimento del governo che, secondo lui, privilegia ancora una volta le Regioni meridionali del Paese a discapito del Settentrione

Secondo Leonardo Muraro il messaggio che il governo vuole lanciare alle famiglie del Nord è chiaro: "Arrangiatevi". La scelta "incriminata" questa volta è quella del decreto del Ministro Maria Chiara Carrozza, che prevede 2,7 milioni di euro per i libri scolastici da destinare con priorità alle famiglie disagiate delle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Puglia.

Il decreto prevede il comodato d’uso dei libri di testo per famiglie il cui reddito netto massimo sia di 15.493,71 euro.

"E’ uno schiaffo morale per territori come il nostro, che da sempre fanno sacrifici e ai quali vengono chiesti enormi sacrifici - non ha tardato a commentare il presidente della Provincia di Treviso, a margine dell'assemblea dell'Upi a Pordenone - Non è un caso che a fronte di sprechi esorbitanti in altre contesti, la sola Provincia di Treviso ha saputo negli anni ‘raschiare il fondo’ per garantire sempre scuole sicure e dignitose ad una popolazione scolastica sempre più in aumento".

A fronte degli sforzi però - lamenta Muraro - il territorio non ha mai ricevuto un riconoscimento, sebbene in questi ultimi anni si trovi in una situazione di sofferenza.

"Il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali e inalienabili della persona sancito dalla dichiarazione universale dei diritti umani dell’Onu - prosegue Muraro - e non c’è scritto da nessuna parte che ci debbano essere discriminazioni e diversità di trattamento tra studenti di territori differenti. Di sicuro, finchè mi sarà data parola, mi impegnerò a dar battaglia per la salvaguardia dei diritti delle famiglie del territorio che rappresento. Famiglie di un Nord che ha sempre rispettato i propri doveri, e a cui, contrariamente, non sono stati rispettati i diritti!”.

“Il Governo ha pensato di dare priorità per l’anno in corso ai territori dove le famiglie vivono situazione di maggiore disagio economico, individuandole solo nelle regioni del centro sud. Eppure mi risulta che anche al Nord esistano famiglie con reddito basso e che fanno fatica a mandare i figli a scuola".

Secondo i dati Istat, nel 2011 454mila famiglie delle Regioni settentrionali erano interessate dalla povertà, che nell'ultimo anno è cresciuta del 2,5%.

"Ancora una volta da una parte continuano a tagliare e dall’altra danno. Non mi sembra che si stia cambiando ‘mentalità’. Questa battaglia per le rivendicazioni dei diritti delle famiglie del Nord deve vedere assieme tutte le istituzioni - conclude Muraro - dalle Regioni alle Province ai Comuni. Perché solo facendo massa critica si può contrastare certe situazioni inaccettabili”.

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