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"Ha detto si al referendum costituzionale": la Lega Nord chiede l'espulsione per Bepi Covre

Coin: "Si è posto in modo esplicito e autonomo al di fuori della linea del partito". Da Re: "Se in ballo ci sono i poteri della Regione Veneto, non si fa di testa propria"

MANSUE' Il Direttivo provinciale della Lega Nord – Liga Veneta, riunitosi domenica sera alle 19, ha votato all’unanimità la proposta di espulsione dal Movimento di Bepi Covre. La riunione dell’organo politico del Carroccio di Marca, guidato dal Segretario Dimitri Coin, si è tenuta ad urne ancora aperte per il Referendum di Riforma costituzionale e mentre era ancora in vigore il silenzio elettorale. “Il Direttivo provinciale – dichiara Coin – ha deciso di votare la richiesta di espulsione per Bepi Covre. La richiesta ora sarà inviata al Nazionale e quindi, successivamente, alla Segreteria Federale, in ossequio allo Statuto del nostro Movimento che così prevede per le militanze superiori ai 10 anni.” “La decisione di agire in tal senso – spiega il Segretario provinciale – è scaturita dopo una riflessione durata per tutto il periodo della campagna elettorale referendaria, nel corso della quale l’ex sindaco Covre ha palesemente espresso il proprio voto per il Si alla Riforma costituzionale, sia sui giornali che nel corso di eventi pubblici, anche utilizzando il simbolo della Lega Nord. Per anni Covre si è definito eretico rispetto al pensiero del Movimento ma, in questo periodo, si è posto in modo esplicito e autonomo al di fuori della linea del partito.”

Se si fa parte di una squadra, si fa gioco di squadra! Se non si è d’accordo si indossa la maglia della squadra avversaria o si resta sugli spalti. Da una figura come Bepi Covre, sindaco leghista già nel 1993 e, nel 1996, Deputato alla Camera e componente della Commissione per le questioni regionali, ci aspettavamo una posizione radicalmente opposta rispetto ad una riforma che toglie deleghe alla Regione Veneto e sbarra la strada all’altro Referendum, quello sull’autonomia. Ad ogni modo, ha avuto modo di fare la propria campagna elettorale come meglio riteneva e siamo comunque convinti che la sua posizione, antitetica rispetto a quella della Lega, non abbia spostato i voti di chi, conoscendo la sua storia politica, ha compreso l’assurdità delle sue ultime teorie “eretiche”. Ora si tirano le fila e la proposta di espulsione è la naturale conseguenza”, ha concluso Dimitri Coin

Covre ha scelto di essere eretico per il semplice gusto di esserlo e di ricercare ancora le luci della ribalta – commenta il Segretario Nazionale della Liga Veneta, Gianantonio Da Re – Il Direttivo Nazionale recepirà e invierà al Federale la richiesta di espulsione del Provinciale di Treviso: quanto ha detto e fatto negli ultimi due mesi non consente appello. La dimostrazione che il nostro è un movimento democratico è il fatto che per anni Covre ha potuto esprimere il proprio pensiero senza che nessuno lo riprendesse. Ma su un tema fondamentale come la centralizzazione del potere a Roma e le limitazioni nell’autonomia del governo regionale non si fa di testa propria quando si ha la tessera della Lega in tasca. Bepi Covre, per sua scelta, si è apertamente messo al di fuori del Partito, la conclusione del suo percorso all’interno delle nostre fila era inevitabile”.

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