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Strage di animali da bocconi avvelenati: taglia di 1.000 euro

Sono ben tre gli animali d’affezione morti a causa dei bocconi avvelenati disseminati nelle campagne di Castelcucco e Paderno del Grappa in provincia di Treviso. Zanoni: ”Bisogna individuare i delinquenti per assicurarli alla giustizia”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Sono già tre gli animali trovati avvelenati nelle campagne al confine tra i comuni di Castelcucco e Paderno del Grappa (TV): un cucciolo di lupo cecoslovacco, un gatto e un secondo cagnolino.

Il lupo cecoslovacco ha ingerito un boccone avvelenato trovato tra l’erba il 24 febbraio scorso mentre passeggiava con il suo giovane padrone ed è morto nel giro di venti terribili minuti di agonia. Il 27 febbraio è morto un altro cane nella stessa zona, mentre il 28 febbraio è stato infine trovato un gatto agonizzante, diversi indizi portano a supporre che si tratti di un veleno a base del potentissimo cianuro.

Tutti gli episodi sono stati denunciati ai Carabinieri e al Corpo Forestale dello Stato dai rispettivi proprietari e gli animali sono stai inviati all’Istituto Zoo Profilattico per le analisi previste dalla legge.

“Sono rimasto molto colpito – dichiara Andrea Zanoni, eurodeputato di IDV – per il numero di animali morti in un così breve lasso di tempo. Il lupo cecoslovacco in particolare pesava quasi 30 chili ed è morto in pochissimi minuti a riprova dell’alta pericolosità del veleno utilizzato. Un veleno così potente è pericolosissimo non solo per gli animali domestici, non posso pensare cosa potrebbe accadere se uno di questi bocconi fosse inavvertitamente maneggiato da un bambino mentre sta giocando".

"Per questo ho deciso di dare un aiuto concreto per individuare questi delinquenti mettendo una taglia di 1.000 euro per chiunque darà informazioni che portino all’individuazione di chi dissemina i campi di bocconi avvelenati. Lancio un appello affinché venga posta massima attenzione ai propri animali domestici perché questo non è un episodio isolato. Come ogni anno in questo periodo sono in azione dei delinquenti  che distribuiscono in tutta Italia migliaia di esche  avvelenate, pratica sanzionata penalmente e vietata dalle Direttive europee 'Uccelli' e 'Habitat' e dalla legge sulla caccia".

"Lo scopo di questi figuri è decimare i cosiddetti  animali 'nocivi': volpi, tassi, cornacchie, gazze, ecc.., che un tempo i cacciatori vedevano come loro concorrenti, esche che provocano centinaia di vittime anche tra i cani e gatti di proprietà, mandando ogni anno in disperazione centinaia di famiglie".

"Sto raccogliendo materiale per intervenire presso la Commissione Europea contro questa piaga diffusissima nel nostro paese. Invito gli inquirenti a non sottovalutare l’accaduto e a compiere tutte le indagini del caso. Un individuo che usa sostanze così tossiche con tanta disinvoltura è pericoloso per tutti; inoltre invito i residenti del posto eventualmente a conoscenza dei fatti a segnalarci il nome del losco figuro”.
 

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