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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Tassa sui disabili: un provvedimento ingiusto ed antisolidale

La Conferenza dei sindaci dell’ULSS 9 sbaglia a proporre alla Regione di far “compartecipare” le famiglie con persone disabili al costo di gestione dei Centri Diurni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Visto che la legge 30/2009 (Fondo regionale per la non autosufficienza) lo impedisce, i sindaci chiedono la rimozione di tale provvedimento alla Regione. È ciò che in vari modi sostengono gran parte dei Sindaci veneti e l’Assessore regionale ai servizi sociali.

Tre anni dopo, la Conferenza dei sindaci dell’ULSS 9 ritenta: vuole un prelievo forzoso dalle famiglie dei disabili che frequentano un centro diurno, e chiede l’approvazione alla Regione.

“Sembra più il tentativo di accanirsi contro i familiari, che un serio intervento in materia di spesa sociale” dice Francesco Mattia Mari, coordinatore
provinciale del Movimento Giovanile di Italia dei Valori di Treviso. I giovani dipietristi trevigiani ritengono che le comuni prese di posizione di Lega e PDL su questa questione va a mettere in evidenza quale sia la vera sensibilità a riguardo dei loro partiti di appartenenza.

“L’approssimazione con cui viene trattato il problema del reperimento delle risorse finanziarie necessarie al sociale ” prosegue Francesco Mattia Mari “accomuna l’amministrazione locale trevigiana al comportamento dell’assessorato alle politiche sociali regionale”.

Sembra quasi che si voglia far passare la pretesa che essendo il figlio vostro, dovete pagare. Noi ci schieriamo dalla parte delle famiglie dei disabili che saranno forse costrette a sostenere un ingiusto e indecoroso dazio che non dovrebbe essere proprio di un paese civile, saremmo pronti
a sostenere qualsiasi iniziativa delle associazioni e dei sindacati che si stanno ora muovendo e appoggiamo in pieno il loro documento.

Non vogliamo farne assolutamente una battaglia politica, su una tematica così sensibile ci permettiamo di intervenire con il massimo rispetto ed in punta di piedi e al di là di ogni tesi preconcetta ci auguriamo che prevalga tra il sindaco e l’assessore regionale il più puro senso di solidarietà. Se così non fosse sarà la cittadinanza a trarne le dovute conseguenze.

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