rotate-mobile
Politica

Disservizi ferroviari, l'assessore Chisso sostiene la battaglia dei pendolari

Sui disagi e i disservizi che interessano il trasporto ferroviario regionale è intervenuto l'assessore Chisso, che ha parlato anche della chiusura di dieci biglietterie

L'assessore alla Politiche della Mobilità del Veneto, Renato Chisso, è intervenuto in merito alla questione dei disservizi ferroviari che, soprattutto negli ultimi tempi, esasperano i pendolari.

"Non mi arrendo in quella che è ormai da tempo una battaglia quotidiana contro i disservizi ferroviari del trasporto locale in Veneto – ha fatto sapere Chisso in una nota – Mi batto anche se ho armi piuttosto spuntate di fronte ad un gestore di fatto monopolista”. “A parlar del servizio ferroviario locale in Veneto ormai ci si azzecca quasi sempre: è un sostanziale disservizio – continua l'assessore – Basta un colpo d’aria per far venire il raffreddore ai treni, che non viaggiano o lo fanno lentamente e con fatica. Gli esempi li riportano giustamente gli organi di informazione, che si fanno interpreti delle doglianze dei viaggiatori. In troppi casi trovare il treno, trovarlo puntuale e con i posti che dovrebbe avere è diventata una lotteria. Che noi e i cittadini paghiamo e di fronte alla quale possiamo solo prendere nota e accumulare le multe per inadempienza del contratto".

"Se potessimo farlo lo disdiremmo – aggiunge Chisso - ma questa possibilità al momento non c’è e invocarla diventa inutile. Abbiamo davanti una stagione economicamente difficile e con risorse pubbliche, e non, solo risicate. Ma i disservizi sono indipendenti da quello che paghiamo. E meno male che abbiamo ben investito finchè lo potevamo e almeno tra qualche mese cominceranno ad arrivare i nuovi treni completi regionali”.

Chisso ha anche ricordato la questione della chiusura di alcune biglietterie per "efficientamento": dieci delle ventuno presenti sul territorio veneto, che secondo Trenitalia emettono pochi biglietti. Nella provincia di Treviso salteranno due stazioni: quella di Cornuda e quella di Vittorio Veneto, per le quali però non è previsto un incremento degli impianti self service.  "Abbiamo capito che 'efficientamento' vuol dire risparmiare usando la scure, rispetto alla vetusta ottimizzazione, che significa migliorare i servizi allo stesso prezzo. Significherà che nelle stazioni interessate non sarà presente personale del gruppo Ferrovie dello Stato, sostituito da macchinette".

A fronte di questa decisione, l'assessore ha scritto a Trenitalia e a Rete Ferroviaria Italiana per chiedere che ci sia almeno una emettitrice automatica di ultima generazione, in grado di fornire qualsiasi tipo di biglietto e abbonamento ferroviario, e che gli edifici, che di fatto saranno abbandonati, vengano ceduti in comodato ai Comuni, in modo che possano restare vivi ed essere utili alla comunità. "Francamente non sono particolarmente ottimista – ha detto Chisso – anche se non mi aspetto opposizioni formali: l’accordo che avevamo sottoscritto un paio d’anni fa per la cessione in uso degli edifici impresidiati finora non ha avuto finora alcun effetto. Lentezze burocratiche o malattie da raffreddamento? Sembra quasi che le ferrovie preferiscano il degrado al fare una azione buona, utile e profittevole anche per loro. Che faccia anche questo parte della politica di efficientamento?".

“Per quanto mi riguarda – ha concluso Chisso – visto che risparmiare bisogna, voglio che almeno i nostri cittadini non si trovino ad essere ‘mazziati e cornuti', ma anzi rimborsati in tempo reale per eventuali disagi. Ho chiesto perciò ai miei uffici di elaborare una proposta di legge che preveda il viaggio gratuito qualora non funzionino le emettitrici automatiche delle biglietterie che chiudono. Mi sembra davvero il minimo. Di fronte ad un numero di viaggiatori che continua a salire, fenomeno rispetto al quale le ferrovie anziché gioire si irrigidiscono”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Disservizi ferroviari, l'assessore Chisso sostiene la battaglia dei pendolari

TrevisoToday è in caricamento