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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Cécile Kyenge in visita a Treviso: «Qui ho incontrato l’Italia migliore»

L'ex ministro ha visitato nei giorni scorsi la sede dell’Associazione ICare - Idee con l'Africa Onlus e il Villaggio Solidale

«Sono tutti presenti qui nella sede dell’Associazione ICare - Idee con l'Africa Onlus, a Treviso. Sono gli italiani veri, persone di grande spessore culturale ed umano con cui ho trascorso la mattinata di sabato. Esponenti e rappresentanti di associazioni e cooperative della provincia». Ha detto Cécile Kyenge che ha dedicato la giornata di sabato alla Marca trevigiana. «Qui non c’è nemmeno bisogno di ricordare che l’Italia è un paese accogliente e predisposta alla pluralità -ha spiegato- Qui ne siamo talmente convinti, che abbiamo oltrepassato il livello nazionale della riflessione e dell’azione, per proiettarci oltre, nel mondo». Kyenge ha poi spiegato il motivo del suo incontro a Treviso: «L’occasione della visita mi è stata offerta da ICare Onlus, un’associazione di volontariato nata a Treviso nel 2000, che sostiene progetti di cooperazione decentrata allo sviluppo in Africa, ma anche iniziative nel Trevigiano per la promozione dell’associazionismo tra i cittadini nativi ed immigrati. Un approccio dell’accoglienza a doppia trazione, che rientra in pieno nella nostra visione dell’immigrazione, che ho battezzato «olistica». Lontano dai discorsi violenti e xenofobi che abbiamo sentito tuonare fin dalle stanze del Governo, qui si parla e si pratica la concordia, l’amore e l’umanità. La denominazione delle associazioni presenti è di per se una poesia : Linea infinita-la tenda, Laboratorio cooperazione, Cooperativa solidarietà a colori, Associazione Burkina Faso, Nats per, Cooperativa esse, Donne senza confine, Auser! Di questo passo, l’Italia di domani è già qui presente, ed è una Italia che fa sognare. Grazie di cuore per le tante belle testimonianze sentite».

Kyenge ha poi visitato il Villaggio Solidale della Solidarietà Cooperativa Sociale ONLUS. «Welfare generativo, questo è il concetto chiave del progetto Villaggio Solidale -ha dichiarato Kyenge- Al centro della visione, una corte, attorno a cui si sviluppano ottime esperienze abitative e attività d’inclusione. Qui si agisce sulla disabilità, riconosciuta come condizione ostativa allo sviluppo totale di una persona. Lo si fa però con innovazione. Nel dare risposta al tema della disabilità, Solidarietà Cooperativa Sociale ha finito per dare risposte ai bisogni del territorio. Da ciò sono nati spazi e tempi per incubare progetti di grande valore per la comunità. Qui cresce e cresce il capitale sociale. L’attenzione ai più deboli, ai più fragili. Solo con questo modo di fare, potremmo restare una società in cui fa bene vivere. Mi sono commossa nel vivere le storie delle persone che qui vivono. Ho pensato che ognuno degli operatori presenti fa un lavoro incommensurabile, di cui spesso non si ha l’idea. Occorrerebbe trovare il modo per rendere più chiaro a tutti, compresi quelli che parlano male delle cooperative e delle imprese del sociale, l’importanza del loro lavoro. Associazionismo e cooperazione sociale sono dettati della Costituzione italiana. Ci aiutano a materializzare i valori della solidarietà e dell’umanità. Grazie dunque ai rappresentanti di Advar, Israa, Topinambur, Cooperativa solidarietà Associazione Italiana donne medico, Assoc. La Primula, Rete al femminile, Telefono Rosa, Circolo Hillal. Siete l’Italia migliore!».

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