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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

"A Treviso serve una politico di sviluppo turistico, manca una strategia"

Lo dice Mario Conte, capogruppo della Lega Nord – Liga Veneta in consiglio comunale: "Due piazza vuote sono gioielli? L’unica cosa cara è il conto salatissimo pagato dalla collettività per interventi che sono fine a sé stessi"

TREVISO “Le nuove piazze sono vuote come vuota è la “mente” amministrativa della città. Pochezza progettuale che diventa sciatteria strategica perché si continua a insistere su iniziative da copertina mentre le pagine del grande libro della città libro restano bianche”. Lo dice Mario Conte, capogruppo della Lega Nord – Liga Veneta in consiglio comunale.

“La giunta affronta il tema della città come quello che costruisce condomini senza avere acquirenti a cui vendere gli appartamenti. Si è detto tanto su Piazza S. Maria dei Battuti e Piazza Rinaldi, ho sentito gente usare addirittura il termine gioielli. Due piazza vuote sono gioielli? L’unica cosa cara è il conto salatissimo pagato dalla collettività per interventi che sono fine a sé stessi. Lo stesso vale per la pedonalizzazione, realizzata senza neppure porsi il problema dei parcheggi e della creazione di un sistema che metta insieme spazi di sosta dentro le mura con aree più ampie e servite fuori. Dopo aver speso tutto quello che è stato speso chiedo a Manildo a che cosa sia servito mettere le mani sulle piazze e che che cosa resta di quell’investimento milionario, fatto peraltro in una fase in cui alle casse comunali mancano non dico i soldi per un maxischermo ma soprattutto quelli che servono a dare risposta ai tanti trevigiani in difficoltà, a risolvere il problema della casa, a garantire più sicurezza, a realizzare vere politiche di sviluppo. Ma questo è il sindaco delle copertine:  piazze costate a peso d’oro e vuote, zone a traffico limitato senza una idea di mobilità, mostre di indubbio livello, strombazzate come il “rinascimento” ma che dietro non lasciano nulla se non bei ricordi. Un’ amministrazione comunale dovrebbe porsi come priorità la qualità della vita dei cittadini, non i capricci salottieri degli assessori e le stupidaggini snob di una maggioranza  radical-chic”.

“Mancano le idee perché manca il regista, cioè manca un sindaco. Senza programmazione le politiche per la città vanno avanti male e a spizzichi. Valorizzare l’aspetto di due piazze senza inserirle in un processo generale di crescita è un controsenso. A Treviso serve una poltica di sviluppo turistico, gli eventi cittadini devono essere inquadrati in una strategia: basta con i mercatini e anche con le belle mostre “mordi e fuggi”. Sono quattro anni che la Lega predica nel deserto e il “vuoto” di oggi era un problema che abbiamo segnalato da tempo ma nessuno ha voluto ascoltare e confrontarsi”.

“Per questa ragione capisco le preoccupazioni ndei commercianti. Non sono i timori della bottega perché è che senza politiche di sostegno all’economia cittadina quelli che non chiudono per la crisi di sicuro non si mettono a fare investimenti. Treviso, anche sul piano delle attività produttive, non è capace di recitare il ruolo di capoluogo e spreca le sue enormi possibilità. Qui non funziona più nulla ed è tutto fatto all’insegna della confusione che si produce inseguendo iniziative che hanno un vago sapore elettorale, del tutto slegate, costose e persino inefficaci. E’ il fallimento di una idea di amministrazione ed è soprattutto il fallimento di Manildo”.

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