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Produghi, confermato dal Comune il progetto per educatori di strada e mediatori culturali

L'accordo con la cooprrativa Nova Facility prevede anche la messa a disposizione della polizia locale di Treviso del software aziendale “Poseidon ERP” ed il servizio di mediazione culturale per aiutare gli agenti in caso di necessità per comunicare

È stato approvato in giunta l’accordo fra Comune di Treviso e Nova Facility per la realizzazione di tre progetti: educatori di strada, rete con la Polizia Locale e ponti tra le culture. Il sindaco Mario Conte e l’assessore al Sociale Gloria Tessarolo hanno infatti rinnovato la collaborazione con la cooperativa presieduta da Gian Lorenzo Marinese per mettere a disposizione dell’Amministrazione gli operatori di strada e gli operatori sociali per continuare a svolgere attività di orientamento al territorio ed educazione civica nei pressi dei giardini di Sant’Andrea e consentire così un’azione preventiva e rieducativa nei confronti di tutti quei comportamenti che impediscono la civile convivenza fra i cittadini e i richiedenti asilo. 

Il servizio verrà svolto dal martedì al sabato dalle 15 alle 17 in stretta collaborazione con il personale della Polizia Locale di Treviso. Di fatto, si darà continuità alla prima fase del progetto iniziata ad ottobre e terminata lo scorso 31 dicembre con una positiva rilevanza, sia per la presenza dei mediatori culturali sul territorio che hanno disincentivato comportamenti scorretti degli ospiti dell’ex caserma “Serena”, sia per gli interventi di traduzione messi in atto in occasione delle operazioni di polizia. Il secondo accordo si sostanzierà nella messa a disposizione della Polizia Locale di Treviso del software aziendale “Poseidon ERP” ed il servizio di mediazione culturale per coadiuvare gli agenti in caso di necessità per comunicare con persone appartenenti ad un diverso ceppo linguistico. Il progetto denominato “in rete con la Polizia Locale “prevede un primo momento di formazione per la gestione del software e la gestione dello stesso. “Poseidon ERP” contiene infatti le schede personali di ogni richiedente asilo presente nella struttura.

Il progetto “Ponti fra le culture” prevede infine che mediatori linguistico culturali coadiuvino la Polizia Locale e i Servizi Sociali del Comune per stabilire con gli utenti una comunicazione efficace ed empatica. Il servizio verrà svolto in inglese, francese, tigrino, bangla, urdu, indu, pashtu, farsi, mandinka, wolof, igbo, iraqueno, fula, benin, edo language e igbo. Il servizio sarà svolto a titolo gratuito da parte di Nova Facility con programmazione settimanale congiunta degli interventi. Il servizio di traduzione e mediazione potrà essere “a chiamata” in caso di urgenze manifeste, riguardanti minori e sempre in presenza di personale dei Servizi Sociali. «Gli educatori e la messa in rete del software Poseidon saranno un ausilio valido per la Polizia Locale», le parole del sindaco di Treviso Mario Conte. «È importante, inoltre, che la presenza di questi educatori continui ad essere quotidiana come da noi voluto da ottobre a dicembre e in sinergia con i nostri agenti: il rispetto delle regole e la cura delle cose pubbliche devono essere e restare una priorità».

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