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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Finanziaria: «Il governo cambi o la recessione al nord farà strage

L’allarme del parlamentare trevigiano Raffaele Baratto (Forza Italia): «Al nord dopo la crisi bancaria imprese fragili”

Un appello accorato, quello che Raffaele Baratto, parlamentare ed imprenditore trevigiano, in commissione finanze rivolge al Governo. «I dati economici in arrivo, non solo dall’Italia prospettano un 2019 particolarmente preoccupante»: afferma riferendosi ai dati macroeconomici ed alle previsioni che danno il PIL italiano in flessione e la disoccupazione in aumento «anche a non guardare questi indicatori ci sono altri dati estremamente preoccupanti che arrivano oltreoceano come quelli sui tassi americani. Ma al di là dei numeri -precisa Baratto- è la sensazione di precarietà che si respira tra le imprese del nostro territorio a preoccupare». «C’è troppa incertezza tra chi investe, il Governo offre segnali contrastanti, promette ma oramai fatica a mantenere e chi si confronta con le difficoltà di fare impresa ogni giorno nel nostro paese si aspetta fatti concreti. Le infrastrutture, un vero taglio delle tasse, l’autonomia, ma con i soldi». Baratto incalza il governo: «quella sui cui il governo vuole mettere al fiducia è una manovra distruttiva. Le conseguenze di questa finanziaria saranno durissime, specialmente tra le imprese del Veneto. Qui le imprese hanno subito due durissimi colpi. Il primo, quello di una crisi economica tra le più micidiali, dalla quale stavano faticosamente uscendo. Il secondo, forse più grave, quello della dissoluzione del sistema bancario territoriale».

«Centinaia di imprese, a causa del fallimento delle popolari, oggi hanno il fianco scoperto avendo perduto non solo una fonte di credito, ma spesso vero e proprio capitale -denuncia Baratto- una flessione negativa, dopo aver quasi risalito la china malgrado tutto, potrebbe dare il colpo di grazia a moltissime realtà». Di qui l’appello al Governo. «Fermiamoci e mettiamo intorno ad un tavolo le categorie produttive, ascoltando le loro necessità. Se il deficit diminuirà, salterà l’impianto della manovra ed allora serve ridiscutere e investire le risorse disponibili diversamente»: Conclude Baratto.

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