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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

"I nuovi poveri trevigiani sono esodati, disoccupati e sfrattati non i clandestini"

Lo ha detto Mario Conte, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale: "Manildo abbia il coraggio di fare quello che faceva il sindaco Gentilini: prenda carta e penna e scriva al governo"

TREVISO “Non possiamo riempirci di poveri bisognosi di aiuto da parte delle istituzioni locali in una fase in cui alla nostra gente non viene dato nulla perché si dice che non ci sono soldi e strutture. I nuovi poveri sono gli esodati trevigiani, le famiglie trevigiane con un solo genitore, i papà separati trevigiani, i pensionati trevigiani con la “minima”, i disoccupati trevigiani, gli sfrattati trevigiani e non gli immigrati clandestini. Chi non è un rifugiato di guerra o politico deve essere espulso subito e questa emergenza va risolta prima che diventi una bomba sociale”. Lo ha detto oggi Mario Conte, capogruppo della Lega Nord – Liga Veneta in consiglio comunale.

“Il modello di integrazione della sinistra è la strada, che il posto dove è destinato chi esce dai centri di prima accoglienza. E queste persone finiscono per intasare il welfare pubblico e quello del volontariato mentre non riusciamo neppure a dare risposte ai poveri trevigiani in particolare alle famiglie che non hanno più aiuti né sul fronte della casa né su quello del sostegno al reddito perché tutte le risorse le stanno progressivamente consumando gli stranieri. Gli immigrati che non risultato rifugiati non vanno lasciati sulla strada a gonfiare le fila di quelli che chiedono l’elemosina o a fare il serbatoio per la criminalità grande o piccola che sia: vanno espulsi e messi su un aereo per rimpatriarli subito”.

“Manildo abbia il coraggio di fare quello che faceva il sindaco Gentilini: prenda carta e penna e scriva al governo, in particolare al suo “caro” ministro dell’interno e pretenda una soluzione. L’emergenza non è il solito grido d’allarme della Lega, qui ci sono le associazioni di volontariato e in primis la Caritas a evidenziare come ci stia sfuggendo di mano un fenomeno pericolosissimo. Manildo metta in cima alla lista della sue priorità i trevigiani e la smetta di giocare a nascondino su questi temi per non andare contro alle politiche irresponsabile e fallimentari volute dal suo partito. Prima vengono Treviso e i trevigiani, poi Renzi e gli squallidi equilibri e giochini di potere dentro al Pd”.

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