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Le mascherine: «Che venga chiarita la loro efficacia, non sono un presidio medico sanitario»

La lettera aperta di Paola Poldelmengo e Michele Seno, rispettivamente segretario Città di Treviso e segretario provinciale Treviso di Articolo Uno

Non è tempo di polemiche inutili, ma certo non possiamo tacere di fronte ad operazioni che difficilmente possiamo definire di buona gestione collaborativa nelle situazioni di emergenza e hanno più attenzione alla visibilità di chi parla, che non alla utilità degli interventi. L’epidemia di coronavirus ci sta mostrando un paese che, pur nella sua attenzione costituzionale alla salute nell'art. 32, paga le pecche delle scelte dei governi passati. Ricordiamo che aumenti dei finanziamenti al Sistema sanitario nazionale sono stati previsti solo nell’ attuale legge di bilancio, dopo anni di assenza. Grazie all’attuale Ministro della salute e all’attuale esecutivo .

Così assistiamo da giorni ad un impegno eccezionale di tutto il personale sanitario, in situazioni insufficienti conseguenti alla privatizzazione  del sistema della salute operato degli ultimi anni da molte amministrazioni regionali, tra cui quella veneta. L’abnegazione, il senso civico e umano di tutti coloro che operano per la cura dell’epidemia: medici, infermieri, assistenti , forze dell’ordine e non ultimo l’esercito che trasporta file di bare nei cimiteri, in una allucinante sequenza senza alcuna cerimonia di congedo, cui mai avremmo pensato di dover assistere, ci commuovono e a loro va il nostro infinito ringraziamento. Ma vorremmo che le istituzioni periferiche tutte tenessero conto delle difficoltà a cui vanno incontro questi operatori. Che normative confuse, comunicati che si sovrappongono, non concordati con la direzione nazionale aumentano esponenzialmente la fatica, lo stress di chi è sul campo e anche l‘efficacia delle operazioni. Che operazioni inutili distraggono  il personale da ciò che serve. 

Per questo ci auguriamo che la distribuzione delle mascherine che il Comune di Treviso ha iniziato, abbia utilità. Che venga chiarita la loro efficacia e che non sono un presidio medico sanitario, come confermato dalla Commissione Sanità della Regione e come, giustamente, la ditta produttrice, Grafica Veneta di Fabio Franceschi, che ringraziamo sentitamente, ha indicato. Ci auguriamo vivamente che le forze dell’ordine cui va il nostro costante riconoscimento siano utilizzate adeguatamente anche  per chiarire i punti dell’ordinanza  che non sempre risultano pienamente comprensibili, soprattutto quando non armonizzate con quelle della protezione civile o per usare, come in altre amministrazioni, auto e megafoni, nelle  vie cittadine e delle periferia, per ricordare le indicazioni in vigore.

Paola Poldelmengo e Michele Seno, rispettivamente segretario Città di Treviso e segretario provinciale Treviso di Articolo Uno

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