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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Taglio dei fondi per l'ospitalità del profughi: «Scelta folle»

A dirlo è Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico, che a Treviso ha partecipato al presidio organizzato in piazza dei Signori contro il Decreto Salvini

«Dovremmo chiamarlo ‘Decreto insicurezza’, perché il Decreto Salvini blocca ogni tentativo virtuoso di integrazione, condanna i richiedenti asilo alla clandestinità rendendoli facilmente preda di lavoro nero o criminalità organizzata. Ribellarsi a un provvedimento sbagliato e pericoloso è un dovere». A dirlo è Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico, che questa mattina, lunedì, a Treviso ha partecipato al presidio organizzato in piazza dei Signori.

«Auspichiamo che il prefetto intervenga per stoppare gli effetti di un decreto che vanifica l’ottimo lavoro fatto da amministrazioni comunali, cooperative e imprese sociali attraverso il sistema degli Sprar: solo in provincia di Treviso, infatti, sono oltre mille i richiedenti asilo seguiti in percorsi di accompagnamento per imparare la lingua e valorizzare le loro competenze professionali, permettendo così un inserimento nella società e una vera integrazione nel territorio. Tagliare drasticamente i fondi vuol dire eliminare percorsi virtuosi e creare ulteriore marginalità che a sua volta alimenta insicurezza e tensioni sociali. Elementi su cui la Lega potrà giocarsi, vergognosamente, l’ennesima campagna elettorale. Infine - ricorda in chiusura Zanoni - smantellando questo sistema di accoglienza, si perderanno migliaia di posti di lavoro, tra insegnanti, avvocati, mediatori culturali, medici e non solo. ‘Prima gli italiani’ per loro, evidentemente, non vale».

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