Agricoltura, la grandine colpisce ma l'assicurazione è per pochi
Il consigliere comunale Cristina Guarda: "Non è un problema di risorse: i soldi ci sono, confermano gli stakeholders alla commissione, ma il sistema si blocca nella fase di gestione delle pratiche e liquidazione"
VENEZIA "La vendemmia è partita -scrive Cristina Guarda, consigliere regionale veneto- dopo mesi di dure prove per il l'agricoltore veneto: la brinata di aprile, la siccità e le ultime grandinate hanno compromesso di molto le produzioni e alcune aziende verificano la perdita del 100% di alcune coltivazioni. Sarà comunque un anno positivo per il Veneto e la viticoltura, ma molti agricoltori rassegnati dovranno attendere l'avvio delle perizie delle assicurazioni. Eh sì, perchè visto il continuo aumento di fenomeni calamitosi, è sempre più consigliato tutelarsi assicurando le produzioni agricole: il Ministero dell'Agricoltura dal 2004 ha introdotto un importante strumento di aiuto pubblico, l'assicurazione agevolata.
Eppure, dopo un decennale funzionamento positivo della misura, dal 2015 il sistema ha cominciato a scricchiolare e gli agricoltori hanno cominciato a diventare sempre più scettici nei confronti di questo strumento. Ed e' proprio per questo che a maggio la commissione agricoltura alla camera ha avviato un'indagine conoscitiva sul sistema assicurativo. Non è un problema di risorse: i soldi ci sono, confermano gli stakeholders alla commissione, ma il sistema si blocca nella fase di gestione delle pratiche e liquidazione. Ismea, sollecitata urgentemente dal Ministro Martina, sta prevedendo una revisione della procedura.
Qual è la situazione tradotta in numeri? Nella Provincia di Vicenza, ad esempio, solo il 12% delle aziende agricole, prevalentemente cerealicole e viticole, si sono assicurate nel 2017. Una delle cause di questa sfiducia in un sistema che, per di più, dovrebbe essere garantito dalla contribuzione statale è il grave ritardo nell'erogazione dell'assicurazione alle aziende agricole: ad aprile, nel vicentino, per i danni del 2015 sono state ristorate solo il 38% delle aziende assicurate e per quelli del 2016 solo il 12%.
La situazione si ripete su tutto il territorio nazionale e per questo motivo la commissione agricoltura, a partire dall'indagine conoscitiva, dovrà intervenire compatta e decisa per far sì che il 2018 sia un anno di svolta, capace di soddisfare gli agricoltori e ristabilire un nuovo rapporto di fiducia. Lo strumento dell'assicurazione agevolata è necessario, importantissimo e ristorante per l'agricoltura italiana in questa fase delicata di cambiamento climatico, ma non può permettersi di essere vanificata da un sistema inadeguato".