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Veneto: via libera allo sterminio della nutrie. Le associazioni: "Pagina nera per la politica"

Enpa, Lac e Meta Padova: "E' negativo per il diritto e per l'ambiente. Da oggi tutti nel mirino: uomini e animali". Paura per gli spari notturni e l'incolumità pubblica

TREVISO «La legge stermina-nutrie approvata dalla regione Veneto, che finanzia con pubblico il massacro degli animali - 250.000 euro solo per il 2016 - è quanto di più scientificamente scorretto, pericoloso per la pubblica incolumità e irrispettoso delle leggi nazionali si sia visto. In una regione, tra l'altro, che non ha mai brillato per interventi a tutela della biodiversità e della natura, ma che ha invece mostrato grande interesse per il consenso dei cacciatori». Lo dichiarano Enpa, Lac e Meta Padova che chiederanno al Governo di impugnare la legge regionale e alla Corte dei Conti di verificare l'utilizzo del pubblico denaro che di certo poteva essere per finalità di interesse collettivo, la sanità, l'istruzione, il sostegno alle persone bisognose, anziché essere impiegato per uccidere esseri viventi.

«La nutria, come specie, non potrà mai essere eradicata, visto che gli animali sono diffusi su tutto il territorio nazionale. L'unica strada da percorrere - proseguono le associazioni - è quella di applicare i metodi ecologici obbligatori previsti dalla legge 157/92, che si applica, è bene ricordarlo, anche alle nutrie. Metodi, questi, più volte proposti, che l'esperienza ha dimostrato essere realmente efficaci, poiché finalizzati mirano alla prevenzione dei danni. Ciononostante, essi nono sono stati neanche minimamente presi in considerazione».

Per Enpa, Lac e Meta Padova desta molto sconcerto il fatto che tale legge, concedendo una vera e propria licenza di uccidere, con possibilità di sparo anche in piena notte e con grossi rischi per l'incolumità pubblica, non abbia incontrato alcuna opposizione tra le forze politiche. «Gli unici a votare contro sono stati il consigliere PD Andrea Zanoni e Bartelle del Movimento 5 Stelle: i restanti consiglieri dei due schieramenti - aggiungono le associazioni si sono "astenuti", mentre gli altri hanno votato a favore. In caso di incidenti chiediamo loro di prendersi la responsabilità, non solo politica, per il provvedimento ammazza-nutrie».

Infine, le associazioni lanciano l'allarme anche per l'incolumità degli animali domestici: «Se nel corso della stagione venatoria già si verificano moltissimi incidenti che coinvolgono non solo uomini ma animali d'affezione selvatici, proviamo a immaginare cosa possa accadere in seguito all'approvazione di questo provvedimento con spari di notte, senza visibilità, con la possibilità per chiunque abbia una pistola di sparare a qualsiasi cosa si muova. Pensiamo al pericolo per i gatti, per i cani, per gli altri animali selvatici. Da oggi - concludono Enpa, Lac e Meta Padova - muoversi attraverso il Veneto, ammirarne le bellezze naturali sarà un pericolo per tutti, consiglieri compresi».

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