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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Via l'affidamento di una bimba ai genitori adottivi: «Vicenda assurda»

L'intervento di Lara de Martin Pinter, responsabile della segreteria provinciale di Fratelli d’Italia, sul caso della bimba vittoriese di 9 anni sottratta alla famiglia a cui era stata affidata

Fratelli d’Italia chiede lumi ai servizi sociali di Vittorio Veneto in merito alla piccola di 9 anni sottratta alla famiglia affidataria. Vogliamo ricordare che già a dicembre, appena avuta la notizia, Lara de Martin Pinter (Responsabile della Segreteria Provinciale di Fratelli d’Italia) aveva denunciato pubblicamente la sottrazione forzata della piccola e aveva rivolto alcune domande per avere informazioni e spiegazioni. A due mesi di distanza, continua la De Martin Pinter, “continuiamo a ritenere tutta la vicenda assurda, e riformuliamo le stesse domande: “perché non è stato portato a termine un processo di reinserimento nella famiglia naturale, e perché la famiglia affidataria di punto in bianco non era più adatta alle esigenze della bambina?”. “Sappiamo benissimo che l’esperienza dell’affido ha carattere temporaneo, come sappiamo altrettanto bene che esiste una Legge, e più esattamente la “Legge 19 ottobre 2015, n. 173, sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare. Una Legge nata per tutelare la continuità affettiva dei minori, nella quale viene addirittura sottolineata la necessità di assicurare nell’interesse del minore “la continuità delle positive relazioni socio-affettive consolidatesi durante l’affidamento“ con gli affidatari anche quando “ritorna nella famiglia di origine o sia adottato da un’altra famiglia”.

Noi ci chiediamo come possano essere mutate le esigenze della bambina in modo così veloce da rendere quella famiglia non più adatta alle proprie esigenze? Si è trattato di un errore di valutazione fatto sette anni fa? Siamo sicuri che non c’era nulla fare affinché la famiglia affidataria potesse ritornare ad essere idonea?” La Martin de Pinter, continua dicendo che:“addirittura il responsabile dell’unità infanzia, adolescenza, famiglia e consultori del distretto di Pieve di Soligo George Louis Del Re, aveva affermato possibili collaborazioni anche dopo la chiusura di questa esperienza… peccato che oggi George Louis Del Re non è più responsabile dell’unità di infanzia”. Tutte domande senza risposte, ma la cosa più tragica è che risposte non ne sono arrivate neanche alla famiglia che aveva cresciuto la piccola.

Abbiamo cercato di “capire” ascoltando la famiglia affidataria che dal momento della separazione forzata è rimasta senza contatti con la bambina e purtroppo anche loro senza risposte. Non sanno come sta la bambina, se si trova bene, se i nuovi affidatari sono attenti a quelle piccole richieste abitudinarie o a quei piccoli capricci che era solita fare, e tutto questo li lascia psicologicamente distrutti, senza nessun aiuto, senza nessun programma per superare questo tragico momento”. Sulla questione è intervenuto anche il Consigliere Regionale On. Sergio Berlato: “Come Fratelli d’Italia intendiamo chiedere venga fatta luce su questo fatto, e stiamo già lavorando ad un progetto per la tutela dei minori e delle loro famiglie, in quanto riteniamo debbano essere garantiti prioritariamente i loro diritti primari e intervenire al loro supporto in ogni tipo di fragilità nella quale possano incorrere.

Riteniamo che questo sia un dovere essenziale per uno Stato che possa definirsi “di diritto“,  bisogna individuare le speculazioni e sanzionarle pesantemente, bisogna predisporre controlli, limiti ed ogni altra misura che possa impedire il sopravanzare di interessi che non siano a favore della vita dei bambini. I bambini sono anime fragili e sono il nostro futuro!“ E la De Martin Pinter conclude: “Non è nostra intenzione strumentalizzare il caso di Vittorio Veneto, ma ci chiediamo quanti altri casi del genere esistono nella Provincia di Treviso e nel Veneto? Quante voci restano inascoltate, quanti casi sono mal gestiti e quante anime fragili sono mal tutelate? E a tal proposito abbiamo elaborato un incontro, una tavola rotonda con specialisti del settore, e associazioni impegnate da anni nei casi di tutela dei minori. Un incontro che porrà sul tavolo le criticità del sistema e le eventuali soluzioni, logicamente aperto a tutti”.

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