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Summit carbonaro anti-Tosi, è guerra tra Zaia e Muraro

Il governatore del Veneto si scaglia contro il presidente della Provincia di Treviso per le voci che vorrebbero Zaia presente a una riunione tra "dissidenti" della linea Tosi

Dopo la disfatta alle recenti elezioni comunali, che l'hanno vista perdere il baluardo Treviso, un po' messa in ombra dalle beghe a cinque stelle, la Lega Nord torna a far parlare di sé e delle proprie faide interne.

A fronteggiarsi a colpi di carta stampata, stavolta, due trevigiani doc: il presidente della Regione Luca Zaia e quello della Provincia di Treviso Leonardo Muraro. Il motivo del contendere è la presunta partecipazione del governatore venedo a una cena "carbonara" dei lealisti trevigiani dell'ala anti-Tosi.

Zaia sostiene di non aver preso parte all'incontro, ma il secondo, come riporta la Tribuna di Treviso, ironizza dicendo: 'Sstrano, uno dei presenti mi ha confermato che il governatore ha fatto un passaggio: forse ha avuto una visione''.

Il commento ha fatto infuriare Luca Zaia che ha replicato a stretto giro attraverso l'Ansa: "Leggo con stupore che, nonostante la mia secca smentita, il presidente della Provincia di Treviso conferma che io avrei partecipato a una riunione di militanti della Lega in Cansiglio. 'Poco importano le riunioni di partito. E' importante - ha sottolineato Zaia - che i cittadini possano contare sulla lealtà dei loro rappresentanti. E in questo caso si pone l'alternativa se sia bugiardo il presidente della Regione o quello della Provincia di Treviso''.

Zaia non ha usato mezzi termini nei confronti di Muraro, scelto dal segretario Flavio Tosi a fare da commissario del Carroccio di Venezia: ''Io tengo, come sempre, a fare accertare la mia lealtà e correttezza verso i cittadini e, pertanto, invito il presidente della Provincia di Treviso a correggere perentoriamente le sue affermazioni entro oggi. Perché delle due, ripeto, l'una: o è bugiardo il presidente della Regione o è bugiardo il presidente della Provincia di Treviso''.

''Resta comunque umanamente l'amarezza di constatare come una persona che è stata per molti anni mio stretto collaboratore in molte sfide amministrative - ha concluso Zaia - e che mi conosce, metta in dubbio la mia parola''.

Non si è fatta attendere la replica di Muraro, raggiunto dall'Ansa: ''Chi mi ha fatto la telefonata raccontandomi della sua presenza - ha affermato - forse ha detto una scemenza, forse qualcuno vuole destabilizzare il partito nel quale entrambi militiamo, io di certo non ho alcuna intenzione di strumentalizzare''.

Il presidente della Provincia di Treviso ha chiarito, gettando acqua sul fuoco, ''di non aver mai messo in dubbio la parola di Zaia'' e in ogni caso ''il governatore può andare dove vuole''.

E ha aggiunto: ''Non volevo assolutamente creare una polemica. Non sono un bugiardo. Zaia dovrebbe conoscermi per aver lavorato tanti anni assieme: sa benissimo che non dico bugie, quanto io conosco la sua onestà, c'è fiducia reciproca".

"Quello che si sta sollevando è solo un acquazzone estivo che mi auguro passi presto – ha spiegato Muraro – Io alla presunta riunione non ero presente, ho solamente risposto alla domanda di un giornalista riportando quanto mi era stato detto in una telefonata. Mi auguro che non si cada nel tranello mediatico ferragostano, perchè è davvero una tempesta in un bicchier d'acqua. Abbiamo molte cose importanti da fare - ha concluso - lavorando assieme per il bene dei cittadini veneti”.

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