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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Zanoni: “Inquinamento dell’aria, i dati Arpav smentiscono la propaganda di Bottacin"

Il consigliere regionale del Partito Democratico: "Stanziate solo briciole per provvedimenti assolutamente inefficaci. Non vorrei che a risvegliare bruscamente la Giunta arrivasse la nuova condanna all’Italia per violazione della Direttiva sulla qualità dell’aria”

TREVISO “Quella dell’assessore Bottacin è solo propaganda, finora la Regione ha stanziato briciole a sostegno di misure per migliorare la qualità dell’aria. E infatti non c’è stato alcun effetto positivo”. Così Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico commenta le dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente, smorzando gli entusiasmi per i nuovi contributi, destinati a chi decide di rottamare e sostituire le vecchie stufe o auto inquinanti, 500mila euro per ciascun fondo. “Lo scorso anno per rottamare le vecchie vetture stanziarono 800mila euro, terminati in pochi giorni, a dimostrazione dell’inconsistenza del finanziamento. Specie se consideriamo gli ulteriori 300 milioni per la Superstrada Pedemontana o i 250mila euro per le riunioni delle associazioni venatorie. Come sempre è una questione di priorità”.

“Faccio fatica a comprendere come ci si possa vantare di queste azioni che negli intenti di Bottacin dovrebbero servire a disinquinare l’aria del Veneto. La verità è ben altra e ci pensa Arpav a sbugiardare la Giunta Zaia che sul fronte ambientale è assolutamente carente. I dati dell’Agenzia regionale testimoniano come lo sforamento dei limiti di Pm10 previsti dalla Direttiva sulla qualità dell’aria siano in continuo aumento, il tetto dei 35 giorni annui in cui è consentito superare la soglia è già stato ampiamente scavalcato da tutti i capoluoghi di provincia, tranne Belluno. Ma a contraddire Bottacin - insiste Zanoni - ci sono anche le politiche messe in campo da altre Regioni che hanno lo stesso nostro problema di inquinamento, con investimenti molto più consistenti”.

L’Emilia Romagna solo nel 2017 ha stanziato 2,4 milioni per l’acquisto di 103 veicoli elettrici destinati alla pubblica amministrazione, 160 milioni per la sostituzione di circa 600 autobus di categoria inferiore a Euro 3 in ambito urbano, pari al 20% dei mezzi circolanti e stretto accordi con i Comuni sulle regole di accesso ai centri storici, mentre in Veneto manca una regìa e le amministrazioni sono costrette a procedere in ordine sparso, con azioni non coordinate e quindi inefficaci. Sempre in Emilia son previsti parcheggi gratuiti per auto elettriche con 180 colonnine installate o in corso di installazione. Si tratta di scelte strutturali e lungimiranti, non chiacchiere accompagnate da poche briciole che rendono la nostra Regione la Cenerentola tra quelle che devono con maggior urgenza combattere l’inquinamento - osserva polemicamente Zanoni - Non vorrei che a risvegliare bruscamente la Giunta arrivasse la nuova condanna all’Italia per violazione della Direttiva sulla qualità dell’aria, con multe nell’ordine del miliardo di euro. In caso di rivalsa sulle Regioni maggiormente inadempienti, per le casse venete sarebbe sicuramente un disastro”.

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