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Zanoni (PD): «Zaia è contro il glifosato solo a parole, ma in realtà è complice»

Il consigliere regionale: «Il Governatore deve fare una legge per vietarne l’uso in tutto il Veneto, anziché affidarsi all’autoregolamentazione dei viticoltori»

“Sul glifosato il comportamento di Zaia è vergognosamente pilatesco: plaude alla scelta del Consorzio Docg Valdobbiadente-Conegliano che l’ha vietato, ma come presidente di Regione continua ed è complice di questa situazione: perché non ha ancora fatto una legge valida per tutto il Veneto?”. È Andrea Zanoni ad attaccare il governatore leghista, entrando nella querelle sull’uso dell’erbicida bandito dall’Unione Europea soltanto a partire dal 2022 e sdoganato invece dall’Epa (l’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti) come ‘non cancerogeno’; una novità che ha spaccato anche le associazioni di categoria. “Mostri un po’ di coraggio e ne sospenda immediatamente l’impiego visto che la sua pericolosità è già stata dimostrata; difenda la salute dei suoi cittadini e la qualità dei prodotti agricoli veneti”, insiste il vicepresidente della commissione Ambiente. “Le ultime notizie che arrivano dalla Germania parlano di frode da parte del Laboratorio di Farmacologia e Tossicologia di Amburgo in una serie di test legati al processo per la ‘riapprovazione’ del glifosato, nel 2017, con conseguente appello alla Commissione europea a interrompere i rapporti affidando gli studi a laboratori indipendenti sotto controllo pubblico. Un motivo in più per dire basta a questo erbicida”.

“Zaia - denuncia il consigliere del PD - anziché comportarsi da vero amministratore si affida alla virtuosità e alla responsabilità altrui. È imbarazzante chiedere l’autonomia del Veneto su 23 materie e poi non riuscire a prendere, o non voler prendere, una decisione. Ad oggi il divieto volontario vale solo per l’area Docg, nel resto del territorio si possono spruzzare fiumi di glifosato, con buona pace delle preoccupazioni dei residenti. Ricordo a Zaia che in provincia di Treviso, grazie alle sue politiche, la superficie coltivata a vite è passata dai 27.846 ettari del 2010 ai 40.229 del 2018, il tutto con generosi finanziamenti regionali (600 milioni investiti nell’intera filiera nel suo doppio mandato), mentre la quantità di pesticidi venduti nella Marca è aumentata dalle 3.266 tonnellate del 2012 alle 4.622 del 2018. Con buona pace della tutela della salute delle persone, dell’ambiente e del paesaggio. Di fatto in tutta la pianura, Docg a parte, il glifosato si usa a fiumi. Ed è lo stesso Zaia ad aver sempre bloccato, con la sua maggioranza in Consiglio, i nostri emendamenti con cui chiedevamo di prevedere per legge le distanze minime di sicurezza per l’uso di pesticidi, almeno 50 metri da abitazioni e luoghi sensibili oltre a sanzioni uguali per tutti i trasgressori, da 500 a 3.000 euro. Adesso abbiamo sanzioni ridicole di qualche decina di euro previste per i divieti dei singoli comuni a macchia di leopardo, come se i pesticidi fossero più o meno dannosi in un comune veneto rispetto ad un altro”.

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