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Salute

Autisti soccorritori, lettera aperta al ministro della salute Giulia Grillo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Egregia Onorevole Giulia Grillo, l’associazione autisti soccorritori italiani ( AASI ); nata proprio per promuovere la formazione ed il riconoscimento della figura giuridico- professionale dell’autista soccorritore, ma attenta alle questioni in ambito sanitario e sociale, oggi scrive questa “lettera aperta” all’ onorevole Giulia Grillo, Ministro della Salute della Repubblica Italiana a cui chiediamo come associazione autisti soccorritori italiani, a nome del presidente, Dr. Stefano Casabianca, la sensibilizzazione a trattare il tema del riconoscimento giuridico e professionale della figura di autista soccorritore a tutela di operatori ed utenti, un settore del mondo delle professioni d’aiuto, molte volte “invisibile” al mondo politico ed istituzionale, invece “reale” nel quotidiano di migliaia di uomini e donne, impegnati nel fornire servizi di assistenza e soccorso intra ed extra ospedaliero, sia dipendenti pubblici che privati, sia volontari ed altre migliaia di persone che vengono soccorse ed assistite quotidianamente. Noi, autisti soccorritori, sempre presenti a bordo delle ambulanze, siamo quelli che in collaborazione con altre figure, facciamo il bene dell’utente, siamo quelli che di giorno o di notte intervengono per le situazioni di emergenza urgenza, siamo quelli che lavorando in team facciamo la differenza tra la vita e la morte, siamo quelli che nelle situazioni estreme intervengono, sempre lavorando in team con le altre professioni d’aiuto, siamo noi, ad essere in “bigliettino da visita” del servizio sanitario nazionale, arrivando direttamente a casa dell’utente con ambulanze, attrezzature e la nostra professionalità. Ci appelliamo alla sua persona ma anche a tutti gli schieramenti politici che comporranno le due camere del parlamento italiano democraticamente eletto, affinché affrontino in modo rapido e risolutivo tale tema, nelle apposite sedi istituzionali, per tutelare la sicurezza e la salute di operatori e quella dei cittadini utenti. Chiediamo un incontro con la sua persona per definire “chi siamo e cosa siamo”, ribadendo la nostra disponibilità ad un confronto serio e propositivo, con l’unico obiettivo:” Il bene comune”.

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