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Salute Monastier di Treviso

Giornata mondiale contro il cancro, Mario Conte visita la “Giovanni XXIII”

Il primo cittadino di Treviso lunedì scorso alla casa di cura di Monastier: «Voglio ringraziare tutto il personale perché accanto alla professionalità c'è un lato umano straordinario»

ll sindaco di Treviso Mario Conte ha visitato lunedì mattina (4 febbraio) la Casa di Cura “Giovanni XXIII” di Monastier.  Accompagnato dal consigliere Massimo Zanon è stato accolto dal direttore sanitario dottor Ugo Coli, dall'amministratore delegato Gabriele Geretto assieme al presidente di Sogedin Massimo Calvani e al Responsabile Marketing e Comunicazione Matteo Geretto. Ed è stato proprio in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro che il sindaco di Treviso ha avuto modo di visitare alcuni reparti all'avanguardia soprattutto in tema di prevenzione oncologia. Come quello di senologia e di radiologia con il servizio di diagnostica per immagini dove medici e tecnici hanno illustrato al sindaco le particolari risoluzioni dei nuovi mammografi in 3D, gli ecografi, la risonanza magnetica e il letto stereotassico per la biopsia RM guidata. Strumentazione in grado di diagnosticare, ora in modo ancora più veloce e dettagliato con la mammografia con mezzo di contrasto eventuali neoplasie anche in fase embrionale. Mario Conte ha poi visitato il laboratorio analisi, la nuova centrale di sterilizzazione, il reparto di cardiologia e la nuova clinica odontoiatrica con 8 poltrone di cui una per persone con disabilità.

«È fondamentale avere nel nostro territorio delle strutture così professionali –ha detto Mario Conte-  credo che questo sia anche sinonimo di grande serenità per i nostri cittadini perché si va a toccare quel tasto, della salute, che insieme alla sicurezza sono i due temi principali della vita dei nostri cittadini. Ringrazio la Casa di Cura “Giovanni XXIII” per esserci. Ma voglio ringraziare tutto il personale perché accanto alla professionalità c'è un lato umano straordinario. Proprio nel corso di questa visita ho visto i tanti professionisti che ogni giorno gettano il cuore oltre l'ostacolo. Un lato umano che non si impara sui libri ma che i dipendenti della casa di cura hanno dentro e di questo dobbiamo essere orgogliosi».

«Essere riconosciuti come una parte importante del territorio ci sprona a impegnarci ancora di più per rafforzare la sinergia in atto con la sanità pubblica per raggiungere l’obiettivo comune del benessere e cura delle persone»: ha  detto l’amministratore delegato della “Giovanni XXIII” Gabriele Geretto.

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