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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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A Oderzo un nuovo servizio per curare le donne colpite da endometriosi

Sarà la prima struttura della provincia a essere dotata di questo servizio. L'endometriosi è una malattia che colpisce l'utero delle donne di età compresa tra i 25 e i 35 anni

Nuovo servizio di alta specializzazione all’ospedale di Oderzo. E’ attivo da qualche giorno il servizio per l’inquadramento ed il trattamento dell’endometriosi. Una struttura fino ad oggi non presente in provincia di Treviso e che eviterà alle donne affette da questa patologia di doversi recare nelle altre poche strutture venete o fuori regione. Una nuova eccellenza per il polo ospedaliero di Oderzo che in questi giorni, inoltre, è oggetto di una serie di lavori di riqualificazione per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro.

L’avvio del nuovo servizio e i lavori in corso presso l’ospedale di Oderzo sono stati presentati mercoledì 28 novembre dal direttore generale Francesco Benazzi, alla presenza del sindaco Maria Scardellato, del direttore della funzione ospedaliera Stefano Formentini, del primario ginecologo e direttore del centro di Pma Roberto Baccichet, del primario medico Pietro De Bastiani e del direttore del Servizio Tecnico ingegner Peter Casagrande. L’endometriosi è una malattia causata dalla presenza di tessuto endometriale (che normalmente si trova solo nella cavità uterina) in sedi anomale. Molto frequente, ad esempio, è la formazione di cisti ovariche. «Colpisce 1 donna su 10 – spiega il dottor Roberto Baccichet - con il maggiore picco di incidenza tra i 25 ed i 35 anni. Comporta un tasso d’infertilità del 30-40%. E’ una patologia che negli stadi avanzati risulta invalidante sia dal punto di vista fisico sia psicologico visto il comportamento clinico aggressivo assimilabile a quello di una neoplasia». Il nuovo ambulatorio, oltre a disporre di tutte le professionalità necessarie già presenti nell’unità di Ginecologia ed Ostetrica diretta dal dottor Baccichet, è dotato di tutta l’attrezzatura specifica di ultima generazione a cominciare dall’ecografo fino alla colonna laparoscopica 4K (sistema chirurgico con elevate capacità di precisione, consentendo immagini con risoluzione molto superiore a quelle garantite dalle apparecchiature fino ad ora disponibili). «Alla già buona tradizione opitergina in campo ginecologico ed ostetrico aggiungiamo il nuovo servizio per l’endometriosi, in grado per la prima volta in provincia di Treviso di effettuare un percorso diagnostico e terapeutico dedicato e strutturalmente adeguato per questa patologia – sottolinea il direttore generale Francesco Benazzi - E’ un nuovo ambulatorio di alta specializzazione fondamentale perché fino ad oggi la nostra azienda ne era sprovvista e le donne del nostro territorio erano costrette ad afferire in altre realtà. Ora siamo in grado di rispondere ai bisogni di queste cittadine con un servizio di eccellenza che non renderà più necessaria la fuga verso altre strutture di altre province».

Nell’area medica con un investimento di oltre 600 mila euro sono stati già eseguiti alcuni lavori edili e di aggiornamento impiantistico. In particolare sono state realizzate tre nuove stanze di degenza complete di dotazioni per cinque posti letto  e relativi servizi igienici di cui uno con dotazioni sanitarie per persone diversamente abili. Oltre alle nuove stanze, è stata migliorata anche la condizione alberghiera di altre con rifacimento dei locali e dei servizi igienici, della pavimentazione dei corridoi e la riqualificazione di vari locali complementari: una riqualificazione generale del reparto che oggi si presenta ammodernato con 56 posti letto complessivi (2 stanze singole con servizi igienici; 10 doppie di cui 8 con servizi igienici; 6 capaci fino a 3 letti con servizi propri; 4 capaci fino a 4 letti di cui 3 dotate di servizi). Si è intervenuti anche sugli ambienti riservati ad archivio clinico, studi medici e segreteria. Con una spesa superiore ai 200 mila euro, inoltre, si è già provveduto all’adeguamento della rete ospedaliera dei gas medicali ed alla sostituzione di un gruppo frigo. In Ortopedia si sta procedendo all’adeguamento (importo, circa 120 mila euro) di tutto l’impianto di segnalazione ospedaliera, compreso la sostituzione delle vecchie travi testa letto con altre più moderne e adeguate alle necessità dei pazienti. Inoltre, sono stati elaborati i progetti per la riqualificazione della centrale termica ospedaliera e della centrale idrica per un investimento di oltre 600 mila euro. Stanno per essere avviati, poi, i lavori (investimento di circa 2 milioni di euro) per la completa riqualificazione della cabina elettrica del complesso ospedaliero, compresi i gruppi di emergenza. Si prevede che il lavori siano conclusi per l’estate 2019. Tra le progettazioni in corso, c’è anche: la sostituzione di 8 montacarichi e monta lettighe per un importo di circa 550 euro; l’adeguamento di alcuni spazi del padiglione delle Chirurgie secondo nuovi criteri antincendio per circa 150 mila euro; altri adeguamenti per l’aggiornamento di apparecchiature o per l’installazione di dispositivi a maggior efficienza energetica in Radiologia, Mensa-Cucina e Obitorio per circa 220 mila euro.

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