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Salute

Influenza, sabato nella Marca scatta il "Vaccination Day"

L'iniziativa in programma per il 14 dicembre prevede l'apertura, dalle 9 alle 16, delle sedi vaccinali di Treviso, Oderzo, Conegliano, Vittorio Veneto, Castelfranco e Montebelluna

Il Servizio Igiene e Sanità Pubblica ha organizzato per sabato 14 dicembre una giornata dedicata alla vaccinazione antinfluenzale. Il “Vaccination day” prevede l’apertura, dalle 9 alle 16, delle sedi vaccinali di Treviso, Oderzo, Conegliano, Vittorio Veneto, Castelfranco e Montebelluna,  per la somministrazione del vaccino antinfluenzale a tutti, adulti e bambini,  appartenenti o meno alle categorie per le quali la somministrazione è gratuita (se non appartenenti a tali categorie, è previsto il pagamento di 10 euro).

La giornata sarà dedicata principalmente alle persone anziane che per vari motivi non hanno potuto vaccinarsi dal proprio medico di famiglia. La campagna di vaccinazione contro l’influenza ha preso il via, nell’Ulss 2, l’11 novembre e si concluderà il 31 dicembre. Oltre mille gli operatori mobilitati, tra medici di famiglia, personale sanitario dei servizi vaccinali e  case di riposo e 140mila le dosi di vaccino a disposizione: sono questi i numeri più significativi della campagna. Le categorie a cui la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente sono: soggetti di età pari o superiore a 65 anni; soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza (malattie cardiovascolari, polmonari, renali, neoplasie, diabete, ecc..); donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino in gravidanza; bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti; familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato); medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso la loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali. Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, Polizia Locale e altre categorie); personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti all’attività di allevamento e trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti) e donatori di sangue

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