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Scuola Montebelluna

Il liceo Levi si tinge di arancione e accoglie 23 studenti olandesi

Si conclude martedì 18 dicembre una splendida iniziativa che ha visto coinvolto il liceo di Montebelluna nell'accoglienza di una scolaresca olandese in visita nella Marca

Sono arrivati dall’Istituto tecnico Lentiz Dalton School di Naaldwijk in Olanda i 23 studenti ospiti del liceo Primo Levi di Montebelluna. Hanno frequentato alcune lezioni e visitato Venezia, Padova e Montebelluna. Le famiglie degli allievi della 2A scienze applicate hanno garantito l'ospitalità.

Si è colorato di arancione il liceo Primo Levi di Montebelluna per accogliere 23 studenti olandesi, dell’Istituto Lentiz Dalton di Naaldwijk nello Zuid-Holland. Partito martedì 11 dicembre 2018, lo scambio tra classi con l’Olanda è giunto ormai alla sua quarta edizione. Gli olandesi si tratterranno a Montebelluna fino a martedì 18 dicembre, ospiti delle famiglie degli allievi gli studenti della 2A scienze applicate, che nel mese di marzo 2019, dal 15 al 22, restituiranno la visita. Martedì gli studenti del Levi si sono recati all’aereoporto Marco Polo di Venezia, accompagnati dai docenti Adriano Cappelletto e Anna Bon, referente del progetto, ad accogliere la comitiva olandese. Al liceo li attendevano il dirigente scolastico e l’assessore al bilancio Adalberto Bordin, oltre ad alcuni genitori e personale del Liceo Levi. Il saluto ufficiale si è svolto nell’aula magna dell’Istituto. «Sono tante le attività, che proponiamo ai nostri studenti, per superare i confini locali e pensare dentro un mondo più ampio. I gemellaggi che abbiamo con Croazia, Brasile, Grecia, Ungheria, gli Stati Uniti e appunto l’Olanda sono forse il momento più forte di questa ricerca. Un’attenzione all’oggi e alla storia di questi paesi per conoscere le differenze e i valori comuni. Ringrazio le famiglie dei nostri studenti che hanno collaborato alla riuscita di questo progetto», ha detto il preside Ezio Toffano. Sul rapporto tra storia e presente ha insistito l’assessore al bilancio del Comune di Montebelluna, Adalberto Bordin. «Quando mio padre mi raccontava della guerra l’immagine era quella di un'Europa divisa. Ora, fortunatamente non è più così e questo genere di rapporti fra studenti e scuole è sempre più frequente e stimolante». Si è complimentato per l’accoglienza e l'organizzazione il professor Jimmy Goodijn, che ha accompagnato gli studenti olandesi assieme a Marianne Sohnninger. «Questi scambi ci aiutano a riconoscere le reciproche diversità, sono questi i giovani che domani sosterranno la convivenza dei popoli». Le attività dell’intera settimana sono state dedicate a conoscere il territorio veneto, luoghi e persone. Venezia con la tradizionale gita in gondola, poi la città di Montebelluna e in particolare il nuovissimo MeVe, museo multimediale dedicato alla Prima Guerra Mondiale. La visita all’azienda simbolo del distretto dello scarpone, la Geox. Venerdì 14 dicembre uscita sul Cansiglio alle grotte del Caglieron. La giornata di sabato 15 dicembre dedicata alla visita alla struttura del Liceo e alla conoscenza da parte degli olandesi del sistema scolastico italiano. Domenica giornata con le famiglie, liberi da impegni con lo scopo di conoscersi reciprocamente. Sono esperienze che segnano positivamente la vita di un adolescente anche in prospettiva futura, quando nel mondo del lavoro dovrà mettere in campo tutte le risorse e le conoscenze acquisite durante il periodo di formazione. Lunedì infine visita alla sede universitaria del Bo e al teatro anatomico a Padova; poi nel pomeriggio, a Saonara, partita di beach volley in compagnia per chiudere l'esperienza. Martedì 18 dicembre gli allievi olandesi rientreranno in patria partendo sempre dall’aeroporto Marco Polo di Venezia.

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