Il Coro Anton fa il “bis” per combattere la distrofia
Il Coro Anton fa il "bis" per combattere la distrofia
Sabato 30 aprile l'Auditorium di Villa Guidini, a Zero Branco (TV), ha ospitato "Vite intrecciate, insieme per fermare la Duchenne - bis": uno spettacolo del Coro Anton a sostegno di Parent Project onlus, l'associazione di genitori di bambini e ragazzi affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker.
La formazione musicale, dopo il successo del primo concerto, svoltosi lo scorso 26 febbraio al Teatro Busan di Mogliano Veneto, è tornata a grande richiesta a proporre una serata all'insegna della musica, della solidarietà e della condivisione.
Anche questa volta la serata, condotta dal presentatore Silvano Fossaluzza, ha riscosso un buon risultato, permettendo di aggiungere un altro, importante "mattone"alla costruzione di un mondo senza distrofia, attraverso il sostegno alla ricerca scientifica. Alla fine del concerto i coristi sono scesi dal palco, tutti insieme, per ringraziare il pubblico, che ha restituito loro molta emozione per la performance.
Ha partecipato alla serata anche Stefano Mazzariol, Vice Presidente di Parent Project onlus e socio molto attivo della comunità Duchenne italiana.
Il Coro Anton - composto da mamme, papà, insegnanti - è nato cogliendo l'appello lanciato dai genitori di Anton, un ragazzino di 13 anni affetto dalla distrofia di Duchenne. È una realtà amatoriale, nata poco più di un anno fa dalla volontà di superare il sentimento di impotenza che spesso sconvolge le famiglie che convivono con la Duchenne, dando un contributo alla ricerca su questa grave patologia degenerativa. Il coro sta crescendo, con l'aggiunta di nuovi coristi e di un percussionista, che ha debuttato proprio in occasione del concerto del 30 aprile.
Nel corso della serata, il coro ha presentato una serie di canzoni proprie, con testi originali nati da momenti di vita vissuta: brani che raccontano la malattia e l'amore, la solidarietà e la speranza, la ricerca di una cura e la volontà di agire, a partire dall'idea che non si è mai impotenti quando si cammina per la stessa strada sostenendosi a vicenda.
La distrofia muscolare di Duchenne colpisce 1 su 3.500 neonati maschi. È la forma più grave delle distrofie muscolari, si manifesta nella prima infanzia e causa una progressiva degenerazione dei muscoli, conducendo, nel corso dell'adolescenza, ad una condizione di disabilità sempre più severa. Al momento, non esiste una cura. I progetti di ricerca e il trattamento da parte di un'équipe multidisciplinare hanno permesso di migliorare le condizioni generali e raddoppiare l'aspettativa di vita dei ragazzi.
Per i fans del coro, ormai sempre più numerosi, è in preparazione un nuovo appuntamento a sorpresa: per ora possiamo solo avvertirli di segnare sul calendario la data di venerdì 27 maggio!