Coronavirus, ecco la lettera di un asilo nido al presidente della Regione Veneto
Illust.mo Sig Presidente. Tutta la nostra Nazione, e il mondo intero, sta vivendo un momento spaventoso. Ognuno di noi è chiamato a fare quanto possibile per superare questa crisi. Noi educatrici di un asilo nido nel Comune di Roncade abbiamo fatto il possibile e continuiamo a farlo. Abbiamo tranquillizzato e mantenuto aperti tutti i canali di comunicazione con le nostre famiglie, ogni giorno prepariamo piccole attività per i bambini, raccontiamo storie, cantiamo canzoni e facciamo incontri in teleconferenza. Tutto questo perché le famiglie e i bambini abbiamo dei momenti di leggerezza e calore. Di fatto, però, siamo completamente abbandonate a noi stesse, ignorate assolutamente dalle istituzioni. In nessuno dei decreti o delle dirette televisive, i servizi all'infanzia sono mai stati menzionati. Nessuno ha pensato di prendere in considerazione i bambini dagli 0 ai sei anni, che saranno invece il nostro futuro. In queste piccole anime potrebbe esserci colui che in futuro diventerà un dottore, un magistrato, un'astronauta. Dal punto di vista economico, fortunatamente, almeno la nostra amministrazione comunale non ci ha dimenticato e anche se sarà molto difficile per noi riprenderci, comprendiamo benissimo che anche voi state "navigando a vista" e che ogni giorno combattete battaglie per permettere a tutti di ritornare alla vita normale. Infatti, noi non chiediamo soldi, chiediamo parole. Chiediamo la considerazione che meritiamo e che la nostra categoria troppe volte non riceve. Soprattutto chiediamo anche solo una parola per i nostri bambini che sembrano essere stati dimenticati e abbandonati. In questo momento, in cui si paventa l'ipotesi di un ritorno alla normalità i nostri timori si stanno amplificando. Come accoglieremo questi bambini? Quali sono le misure di protezione e sanificazione che dovremmo adottare? Quali risposte possiamo dare ai nostri genitori che, come ultimamente accade, al venerdì sera scopriranno di dover tornare al lavoro? Dove lasceranno i loro bambini? Noi ci occupiamo da anni anche di formazione di baby-sitter e ci stiamo battendo affinché lavorino in sicurezza, con cognizione e in regola. Mentre adesso in questa situazione spuntano baby-sitter improvvisate che ovviamente, si fanno pagare a peso d'oro. Anni di studi, di formazione, del nostro lavoro, vanificati perché nessuno pensa ai servizi per l'infanzia. In un paese in cui ci sono poche risorse da destinare all'assistenza infantile, si fanno meno figli e si cresce meno, abbiamo il dovere di sostenere e tutelare le famiglie e i genitori, soprattutto i più giovani. La Regione Veneto si è sempre battuta per servizi professionali e di qualità, che probabilmente non riusciranno a riaprire, vanificando anche il Vostro lavoro. Le chiediamo per favore di riprendere i contatti con il mondo dell'infanzia, per far si che il Veneto, una volta ancora, si distingua per la qualità di vita che offre ai suoi cittadini.
Sperando in una risposta, porgo distinti saluti.Loredana Cesaro Responsabile Asilo Nido Arcobalena di Roncade.