San Giuseppe: auguri ad Argìa Granello in Colusso, una roccia di 102 anni
Il 16 gennaio 1916 l'Italia era in piena Prima Guerra Mondiale, le trincee vomitavano cadaveri e feriti giorno e notte per quello che molti storici avrebbero poi definito "il grande macello", gli assalti per la conquista di qualche centinaio di metri decimavano non solo i corpi ma anche gli animi, "si sta come d'autunno sugli alberi le foglie" scriverà Ungaretti. Mentre a Roma nasce l'associazione degli Scouts cattolici italiani ad opera del conte Mario di Carpegna, il comandante in capo dell'Esercito, gen. Cadorna nel quotidiano bollettino dal fronte scrive di un violento contrattacco italiano che ricacciò il nemico oltre Oslavia ed il torrente Pennica riconquistando le posizioni perdute il giorno prima mentre un bombardamento aereo interessava Feltre e Cervignano con "nessuna vittima e lievi danni" . A Contea, nel colmello di Boiago nasceva Argìa Granello , padre abile calzolaio e madre contadina, trovandosi in compagnia di altri 6 fratelli mentre sulla strada sterrata davanti casa passavano le truppe dirette al fronte, a piedi la maggior parte chè gli automezzi portavano vettovaglie, armi e munizioni. Pensava in cuor suo di giovane donna che il peggio fosse passato quando lo spettro della guerra tornò, terribile e sanguinario, ancora una volta. Il giovane marito Domenico travolto sulla Noalese a Quinto e lei, da sola, a far crescere le sue 3 figlie, senza mai perdersi d'animo, trovando energie e forze incredibili. Energie e forze che l'hanno portata ai 102 anni di oggi. E la contrada della Moncia, dove ora risiede, si è stretta attorno a lei per un grande "Evviva" a cui, sorpresa bellissima e graditissima, hanno voluto esserci anche l'ass.re Ofelio Michielan a nome del Sindaco Manildo ed il consigliere Maria Tocchetto a nome dell'amministrazione cittadina. Ed Argìa, visibilmente commossa ma fiera ed attenta ha voluto ringraziare tutti sollecitando con piglio deciso, come suo costume, la figlia Bruna e la nipote "a fare gli onori di casa come si conviene". I regali? Certo, uno splendido bouquet di rose ed una scatola " a sorpresa" con un assortimento di golose frittelle tra cui le sue amate " allo zabaione" che, come suole ripetere "son el vero elisir de lunga vita.." In queste occasioni si dice "cento di questi giorni" ma, in questo caso, mi sento di augurare alla nostra carissima nonnina " cento di questi anni" !!..