Treviso, al via l'iniziativa "Una mela di solidarietà"
TREVISO La Marca si riscopre con un cuore grande. Ecco spiegato il successo dell'iniziativa "Frutto di un sostegno sociale" che, come da tradizione, anche quest'anno si è svolta la seconda domenica di novembre interessando oltre 230 comuni e frazioni, 800 volontari con circa 8mila cassette di mele vendute. Un'iniziativa nata 17 anni fa per sostenere i progetti della Fondazione "Il nostro domani" , l'onlus creata da monsignor Fernando Pavanello che si occupa della disabilità in età adulta, offrendo un sostegno concreto alle famiglie ed intervenendo anche quando la famiglia naturale del disabile viene a mancare. L'appuntamento voluto dai volontari del Consorzio Pro Loco del Quartier del Piave ha coinvolto, nel corso degli anni, oltre 14mila volontari con l'entusiastica adesione di altre associazioni e gruppi di tutta la provincia. Il risultato di questo splendido impegno? 10 case-alloggio che accolgono circa 20 ospiti residenti ciascuna e quasi altrettanti nei laboratori diurni allestiti per consentire anche ai non residenti di poter avere momenti di socializzazione e di crescita personale, alleviando nel contempo, almeno per qualche ora al giorno, il peso delle famiglie.
"Ringraziamo di cuore tutti quelli che ci hanno dato una mano e chi è venuto ai banchetti per acquistare la cassetta di mele" ha dichiarato, visibilmente felice, Odino Buso, anima di Casa " Maria Adelaide da Sacco" di Vidor. " Le necessità sono davvero tante e questi gesti di generosa solidarietà vanno davvero a buon fine, ed interamente!. Ognuno può constatarlo di persona venendoci a trovare.." Gli fa eco il presidente della Fondazione "Il nostro domani", dott. Dalla Toffola che sottolinea anche le ansie e le difficoltà di una stagione che vede l'accorpamento delle ULS di Marca in un'unica entità , stigmatizzandi che tale benvenuta razionalizzazione non può assolutamente comportare un ridimensionamento della quantità e qualità dei servizi sinora offerti.". " C'è bisogno di una sforzo non solo istituzionale ma dei singoli perchè quell'aiuto concreto che si va a dare non è affatto estraneo alla nostra vita quotidiana, anzi! ". Ed i numeri sono là, impietosi, a dire che questo impegno non è dilazionabile perchè la domanda di aiuto da parte delle famiglie è in crescita costante. Dare una risposta dev'essere un'assoluta priorità.